Francesca Sarasso ha 22 anni, è originaria di Vercelli, ed è finalista di Musicultura 2017, trasmesse in diretta su Raiuno, il Festival che premia la Canzone d'Autore.

Pur non avendo vinto la gara, Francesca Sarasso è tornata a casa con il Premio per la Miglior Musica e il Premio della Critica, e il suo singolo "Non Ci Incontriamo Mai" sta già avendo un buon successo su Youtube, dove ha superato le 210,000 visualizzazioni.

Nell'intervista,Francesca Sarasso, dapprima pianista e poi cantante, ci parla della sua pluripremiata "Non Ci Incontriamo Mai", dell'esperienza a musicultura, dei suoi artisti preferiti e del suo amore per Cesare Cremonini, delle radio, dei talent e di altro ancora!

Ciao Francesca, sei appena reduce da una doppia vittoria a Musicultura 2017, “Premio della Critica” e il “Premio miglior Musica”, per il tuo brano “Non Ci Incontriamo Mai”. Perché hai deciso di partecipare a questa manifestazione?

Perché dal punto di vista del mio produttore, Giulio Nenna, “Non Ci Incontriamo Mai” era un perfetto per Musicultura, che comunque conoscevo già, quindi mi sono fidata di lui. Così ci siamo buttati in quest'esperienza che, tra l'altro, è durata molto: ci siamo iscritti a fine dell'estate 2016, a Gennaio 2017 ho fatto le prime audizioni sino ad arrivare alle finali di poche settimane fa! Ho sempre pensato che per me e la mia musica una realtà come Musicultura, Festival della Canzone d'Autore, fosse il posto giusto: la differenza sostanziale tra Musicultura e Sanremo, ad esempio, è che a Musicultura devi essere autore dei tuoi brani.

“Non Ci Incontriamo Mai” mischia pop attuale e tradizione. Di cosa parla il brano e cosa ti ha ispirato per crearne il sound?

“Non Ci Incontriamo Mai” parla di una storia d'amore che ho vissuto in prima persona, durata qualche annetto. Parla di viaggi, di lontananza, di attese e, per quanto riguarda la costruzione del brano, è nato tutto in contemporanea, anche se molto lentamente.

L'arpeggio portante del pianoforte è stato l'inizio della canzone. L'arrangiamento, invece, è stato poi lavorato a lungo dal mio produttore, Giulio Nenna.

Oltre al pianoforte suoni altri strumenti?

Suono un po' di chitarra e di ukulele, ma giusto un pochino!

Oltre 2 milioni di telespettatori hanno visto la finalissima di Musicultura 2017 su RaiUno e il video del tuo singolo ha oltre 210,000 views su Youtube.

Che feedback stai avendo dal pubblico?

Tanta gente ha iniziato a seguirmi dopo la diretta Rai di Musicultura, in questo senso la tv "fa bene", sicuramente, ma avevo già notato un aumento del mio seguito anche solo grazie alle prime due serate, senza la diretta Rai, allo Sferisterio di Macerata. La cosa meravigliosa di Macerata è che Musicultura è davvero sentitissimo: per loro è una risorsa! In molti mi hanno detto che comprano i biglietti da un anno all'altro senza neanche sapere chi ci sarà, proprio perché sanno che andranno a colpo sicuro, che sarà un bell'evento.

Il concorso di Musicultura 2017 è stato vinto, però, da Mirkoeilcane con la sua “Per Fortuna”. Cosa pensi del brano? Avresti meritato tu la vittoria?

Il suo brano è diversissimo da “Non Ci Incontriamo Mai”, non sarei mai stata capace di scrivere un pezzo del genere, quindi chapeau! Nei miei brani non parlo solo d'amore ma, probabilmente, non sarei mai stata capace di scrivere un brano così tanto sulla società, a tratti un po' comico. Sotto il punto di vista della scrittura lo ammiro perché stimo sempre chi fa qualcosa di diverso, che io non sarei in grado di fare, però non c'è invidia perché comunque non mi appartiene. Per quanto riguarda la vittoria, beh, ho giocato per vincere ma, anche se non ho vinto l'intero Musicultura 2017, mi sono comunque portata a casa due premi importanti quindi va benissimo così!

Dalle classifiche di vendite e ascoltando la radio pare che gli artisti di talento usciti da manifestazioni musicali culturali, di qualità, non abbiano molto spazio.

Tu cosa ne pensi?

I Festival di questo tipo valorizzano la Musica d'Autore, che di questi tempi è un po' dimenticata, quindi probabilmente hai ragione. Per quanto riguarda il mio modo di scrivere musica, il modo in cui lavoro, credo che, con il mio team, siamo riusciti a trovare un compromesso tra cantautorato e pop, quindi penso che il mio brano possa tranquillamente funzionare sulle radio!

Hai mai pensato di partecipare ad un talent?

No, perché non li ho mai considerati la via giusta per la mia voce e la mia musica. Seguo molto i talent perché sono anche piacevoli da guardare, non ho alcun tipo di pregiudizio verso di essi, però sono troppo "bruciapelo" per me; per quanto mi riguarda preferisco andare lentamente, procedere per locali, fare vari festival e via dicendo.

Sono contenta di aver seguito questo iter lungo che mi ha permesso di metabolizzare, a poco a poco, tutto ciò che ho fatto e continuare su questa strada.

Quali sono i tuoi artisti preferiti? C’è anche un po’ di loro nella tua musica?

Cesare Cremonini: guardo a lui con infinita ammirazione per il percorso che ha fatto e per la musica che scrive; un cantautore che scrive delle poesie meravigliose. "Marmellata #25", ad esempio, una delle più belle canzoni d'amore italiane mai scritte. Mi piace molto anche Tiziano Ferro, altro autore che va fortissimo, la sua "Per Dirti Ciao" mi emoziona sempre e mi piace anche Levante. A livello internazionale, invece, i Coldplay: ho amato la loro crescita da un sound più acustico degli inizi a quello più elettronico attuale; sono sempre al passo coi tempi e in loro sento sempre qualità.

Stai già lavorando al tuo primo album? Se sì, cosa ci puoi dire in anticipo?

Sì, sto lavorando al primo album! Quello che posso dirti è che siamo più o meno a metà e che parlerà di me. Sono molto noiosa ed autoreferenziale sotto questo aspetto (ride), non riesco a fare a meno di parlare di ciò che ho vissuto e che provo in prima persona.