Nello Stato più piccolo al mondo, il vaticano, si cela una della collezioni di libri più antiche della storia umana. Non è facile accedere nel “bunker” dei libri del Papa ma grazie alla digitalizzazione, ora è possibile.

Cosa cela nel suo interno

Laboratori all’avanguardia che studiano antichi libri, vangeli e testi sacri ormai ingialliti, interi volumi di medicina o carte geografiche con disegnate le prima mappe della terra. Un patrimonio di documenti, migliaia di volumi e manoscritti, monete e medaglie d’oro, fotografie e più di un milione di libri stampati che si trovano tutti custoditi e ben curati, all’interno della Biblioteca Apostolica Vaticana fine dalle sue prime origini che risalgono al IV secolo.

Attualmente possono accedere non più di 200 studiosi al giorno ma grazie all’era digitale, è stata data la possibilità a chiunque nel mondo, di poter visualizzare e studiare on-line il 10% dei contenuti storici.

I copisti moderni

Un tempo, i monaci che lavoravano come amanuense, passavano la loro giornata copiando a mano le opere letterarie per poi tramandarle negli anni successivi. Oggi, grazie alla Digital Vatican Library, tutto ciò è possibile fotografando e scannerizzando i testi sacri, in modo da renderli poi visibili a tutti. I volumi da “copiare” vengono lasciati in laboratorio per un primo esame di restauro per poi essere portati nella camere oscure (o scanner). Una copia moderna che unisce la tradizione del passato alle nuove tecnologie del futuro.

Il progetto

Per dare la possibilità ai tanti studiosi e non, è stato creato l’ Eneide 2.0 così da dar maggiore supporto alla digitalizzazione dei manoscritti. Raccogliere i fondi utili e dare più valore alla storia, è una iniziativa dell’associazione Digita Vaticana Onlus, che grazie ad una semplice donazione, sono state stampate in 200 copie il Folio del Virgilio Vaticano – un manoscritto contenente piccole storie dell’Eneide e dei poemi di Virgilio.

Cosa è possibile ammirare

Nel cuore della BAV (Biblioteca Apostolica Vaticana), troviamo il Salone Sistino, una grande aula lunga 70 metri e larga 11 metri, formata da due navate. In questa sala è possibile ammirare l’intero affresco del “Fratello della Sistina” realizzato alla fine del 1500 e voluta da Papa Paolo Sisto V. Un luogo da un valore inestimabile dove è possibile ammirare un fac-simile della biblioteca di Federico da Montefeltro: la Bibbia Urbinate – un’opera pregiata ormai chiusa da anni per lavori di restauro.