Il mondo dell'Arte e la piattaforma di comunicazione virtuale di Mark Zuckerberg hanno incrociato spesso i propri cammini, e sono scoppiate polemiche in svariate occasioni (anche di recente). Motivo dell'indignazione da parte di semplici utenti del social e addetti ai lavori è, anche in questo caso, una serie d'immagini di nudo, contenute stavolta nel video pubblicitario realizzato per sponsorizzare l'esposizione, curata dal celebre critico ferrarese Vittorio sgarbi e dallo storico dell'arte Antonio D'Amico, intitolata: "Seduzione e Potere". La mostra, allestita presso il Polo museale di Gualdo Tadino (PG) lo scorso 30 Luglio e aperta al pubblico fino al 3 Dicembre, raccoglie opere di grandi maestri del Barocco e Rococò italiano, dai Tiepolo al Peterzano, maestro di Caravaggio focalizzandosi sulla bellezza femminile e i diversi contesti in cui questa emerge tra i secoli XVI e XVIII in Italia.

La replica di Facebook: regole valgono anche per nudi artistici, risponde il sindaco del paese

Lo staff di Facebook commenta in modo asettico e distaccato l'accaduto, giustificando la censura con la necessità di rispettare i termini d'uso del social network. Una delle politiche più rigorose operate dalla piattaforma, infatti, è proprio la regolamentazione in tema di scene di nudo o scollature molto profonde, senza distinzioni di genere o di finalità dell'immagine. A questa spiegazione ribatte in modo seccato il sindaco del comune del paese Presciutti, il quale rivendica l'importanza della finalità educative del progetto e la rilevanza turistica dello stesso. Il primo cittadino arriva a sollecitare l'intervento dei responsabili regionali e nazionali affinché venga ripristinata la possibilità di visionare la mostra, e annuncia l'intenzione di intensificare la collaborazione con scuole e istituti d'arte per pubblicizzare ancor più l'evento.

La reazione dell'interessato: Sgarbi replica con uno scatto irriverente

Il critico d'arte, che cavalca il mondo del gossip con la stessa disinvoltura con cui descrive i capolavori del passato, non ha perso neanche stavolta l'occasione per replicare in modo piccato ai suoi interlocutori: la fotografia condivisa via social ieri, infatti, lo ritrae, dal suo punto di vista, nudo e disteso sul letto con solo un libro adagiato sulle parti intime.

Un colpo basso che incita i responsabili di Facebook a considerare lui stesso un'opera d'arte, degna dello stesso "rispetto" dimostrato nei confronti dei geni dell'Umanesimo italiano.

C'è da scommettere che questo scambio di battute poco lusinghiere gioverà alle casse del Polo museale umbro, attirando altri curiosi ad ammirare le meraviglie della pittura difese in modo così originale e spregiudicato da Sgarbi.