Il 17 ottobre 2017, presso il Ristorante "Arcimboldo" ( all'interno del TC2), in Via San Lorenzo, 13, a Palermo, si è svolta l'inaugurazione della bipersonale di pittura, degli artisti Eugenia Affronti e Maurizio "Mauri" Lucchese, intitolata "Made in Sicily" che ha decretato un vero e proprio successo della sicilianità. Ad introdurre i due artisti, il professore e avvocato Ninni Terminelli, il poeta e scrittore Francesco Federico e l'intervento di Tiziana Martilotti. Hanno inoltre collaborato alla realizzazione della mostra la responsabile dello staff, Daniela Martino e il fotografo ufficiale dell'evento Marco Torcivia.

Paladini del Made in Sicily

Lo splendore delicato di una donna dai capelli color fragola, con sfumature di nero sulla base, e il rigore nonché ammiratore della bellezza passionale e generatrice della donna siciliana, lasciano poco spazio ai dubbi: that'amore......for Sicily! Si, un amore puro, vero, autentico senza fronzoli e senza giri di parole, o per meglio dire, di pennello. Due visioni diametralmente opposte, per genere e per natura del soggetto rappresentato, che di ricongiungono in un unico, grande massimo Com un denominatore: la Sicilia.

Un binomio artistico che non ha bisogno di presentazioni, una coppia di artisti dalla personalità stilistica e dall'identità artistica ben delineate e riconoscibili che riescono a trasmettere con immediatezza non solo la bellezza e i tratti caratteristici delle risorse straordinarie che la Sicilia è capace di offrire, ma soprattutto l'anima di quella terra ricca di splendore e inspiegabili contraddizioni.

I colori straordinariamente accesi, vivaci, vivi e brillanti delle opere di Eugenia Affronti, con i suoi simbolismi squisitamente golosi e invitanti, dei suoi volti ricchi di analogie intrinseche, delle sue figure tipiche della tradizione dell'Isola, ci conducono in una realtà senza tempo che si dichiara con semplicità e umiltà a chi la osserva e vi si riesce a specchiare dentro.

Croccantezza e dolcezza che si percepiscono con la fantasia, quasi a contemplare ciò che più stuzzica il palato del più tradizionalista dei siciliani, in contrapposizione con le figure dei paladini che alternano immagini eroiche ad altre di martiri in una complessa rielaborazione delle vicende di cronaca che interessano le coste dell'Isola.

Fino a quel "No mafia" che esorta al silenzio senza ulteriori emissioni di fiato.

E poi lui, Mauri Lucchese, coni suoi nudi di donna, le sue figure retoriche impresse nella tela, i suoi chiari silloggismo estetici e non lasciano spazio ad interpretazioni. Le sue opere sono accattivanti, chiare, forti e determinate come le donne che rappresenta nella loro estrema sensualità e nella tendenziosa carica erotica finemente delineata da posizioni ammiccanti e attraenti. Una interpretazione che non vuole certamente essere inopportuna o inappropriata, bensì un elogio alla Bell sempiterna della donna siciliana nella sua innata e trascinante sensualità. In linea con questa sua corrente stilistica, lo stesso Mauri Lucchese, il 14 dicembre del 2016 ha donato al Comune di Palermo, nella persona di Leoluca Orlando, una sua versione della "Vucciria" ( poiché estimatore nonché uno degli ultimi allievi della scuola del grande Renato Guttuso) in cui trae grande ispirazione dallo stile puro del maestro Guttuso e la cui musa ispiratrice per la figura femminile presente nell'opera è Floriana "Flò" S.

La mostra sarà attiva fino al 30 ottobre e visitabile tutti i giorni tranne il lunedì, nel pomeriggio.