Giocate a carte e tappeti verdi fanno la gioia di molti appassionati. Ma non sono solo i comuni mortali ad amare questo piacevole passatempo. Il prezioso dipinto intitolato "I giocatori di carte" (1890-1895) di Paul Cézanne, conservato al Musée d'Orsay di Parigi, è solo un primo esempio di come il mondo dell’Arte si sia accostato amabilmente a quello del gioco. E adesso anche Palazzo Braschi, Museo di Roma, dice la sua sull’argomento con la retrospettiva intitolata "I pittori del ‘900 e le carte da gioco". Aperta fino al 30 aprile 2017, la mostra romana consente al grande pubblico di giocare idealmente a carte con i più noti pittori del Novecento: da Carla Accardi ad Alberto Burri, da Pietro Consagra a Carlo Carrà, da Fausto Pirandello (il figlio del più noto Luigi, premio Nobel per la Letteratura) a Renato Guttuso, a Jean Cocteau e tanti altri.Ha reso possibile questa avventura la prestigiosa collezione di carte della scrittrice anticonformista Paola Masino (1908-1989), compagna dello scrittore Massimo Bontempelli, e grande appassionata di poker, pinnacolo e scopone.

La donna, che ha frequentato un colto ambiente di letterati, musicisti e pittori, amava chiedere agli amici artisti di realizzare delle carte dipinte appositamente per lei. La sua straordinaria collezione, composta da 352 carte dipinte, un prezioso quaderno con i nomi degli artisti “incaricati” e le corrispondenti carte da gioco “commissionate”, più le lettere dei pittori alla collezionista, è stata donata da Alvise Memmo al Museo di Roma, che la espone adesso per la prima volta. Accanto alle carte è possibile ammirare anche una serie di ritratti di Paola Masino realizzati da Bucci, Cagli, Cecchi Pieraccini, de Chirico, de Pisis, Funi e Sironi, e da famosi fotografi come Bragaglia, Luxardo e Sommariva.

In più, grazie alla collaborazione dell’Archivio del Novecento di Sapienza Università degli Studi di Roma, sono esposte foto d’epoca, lettere, manoscritti, quaderni d’appunti, libri editi e inediti della stessa Paola Masino.