Lutto per il mondo dell’Archeologia sarda e per l’Università di Sassari. È scomparso a pochissimi giorni dal compimento dei suoi 94 anni, Ercole Contu, professore emerito di Antichità Sarde e uno dei massimi esperti dell’archeologia preistorica e protostorica dell’isola. Fu lui a scoprire uno dei monumenti archeologici più famosi della Sardegna: L’altare preistorico di Monte d’Accoddi.
La scoperta di Monte d’Accoddi e la Grecia
Classe 1924, nato a Villanova Tulo nella regione storica del Sarcidano, nel sud dell’Isola, Contu si laureò nel 1948 in lettere all’Università di Cagliari, allievo di Ranuccio Bianchi Bandinelli, sui cui testi si formarono intere generazioni di archeologi.
Lo scavo dell’altare ubicato tra Sassari e Porto Torres, neanche trentenne, lo portò a poter operare nella scuola Archeologica italiana di Atene sotto la direzione di un altro grande archeologo del passato: Doro Levi. Fu l’Isola di Creta il suo luogo di ricerca in terra ellenica: a lui infatti si devono gli scavi nel palazzo minoico di Fèstos.
Non solo Sassari
Ma naturalmente, Ercole Contu non si occupò soltanto di Sassari. Alcune scoperte e studi in importanti siti nuragici nel territorio di Alghero, a poca distanza dal capoluogo turritano, portano proprio la firma dell’archeologo di Villanova Tulo. Ci si riferisce in particolar modo alla tomba dei vasi tetrapodi della necropoli di Santu Pedru per cui Contu, instancabile studioso, ha partecipato nel 2017 all’allestimento di una mostra nel museo archeologico della città algherese.
Ma ci si riferisce anche agli studi del Nuraghe Palmavera e alla Necropoli di Anghelu Ruju.
Contu poi, ha avuto ruolo attivo in tantissime ricerche nel territorio sardo, come il Nuraghe Santu Antine di Torralba, o il Nuraghe Prisciona di Arzachena da lui scoperto così come la tomba dei giganti di Tamuli a Macomer, per citarne solo alcuni.
Un’importante carriera
Oltre alle ricerche e agli scavi, Contu ha ricoperto vari ruoli di prestigio: dal 1966 al 1975 è stato soprintendente reggente per le provincie di Sassari e Nuoro; riorganizzando completamente il Museo Sanna di Sassari, dove oggi è stata allestita la sua camera ardente. Nel 1962, ha conseguito la libera docenza in Paletnologia, diventando successivamente ordinario di antichità sarde nella facoltà di Magistero dell’Università Sassarese.
Dal 1979 al 1982 è stato anche preside della facoltà di Magistero Sassarese, successivamente, con la trasformazione in facoltà di Lettere e Filosofia, Contu ha presieduto il Corso di Laurea in Lettere. Tra le varie istituzioni scientifiche era anche membro della Deputazione per la Storia patria della Sardegna.
Il ricordo degli accademici e l’affetto della sua facoltà
Commossi in questi giorni i ricordi di coloro che hanno avuto la fortuna di poter lavorare con Contu, in particolare dell’ex rettore turritano Attilio Mastino, importante studioso di Storia Romana e ordinario del dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione di Sassari, emanazione di quella che fu la facoltà di Magistero presieduta da Contu.
Proprio nei locali del dipartimento, quattro anni fa Ercole Contu fu festeggiato da colleghi e allievi per il compimento dei suoi 90 anni.