Un importante riconoscimento alla memoria per Tiziano Terzani. Grazie al Comitato “Dante Alighieri” di Bangkok e al patrocinio dell’Ambasciata italiana in Thailandia e dell’Unione Europea, uno spazio adibito a biblioteca, all’interno del City Campus di Rama IV della Bangkok University, sarà dedicato al grande giornalista, viaggiatore e narratore italiano.
Mercoledì il taglio del nastro
È prevista per mercoledì 31 gennaio 2018 l’inaugurazione, alla quale dovrebbero essere presenti la moglie Angela e la figlia Saskia dello scomparso giornalista e reporter toscano.
L’importanza di questa iniziativa è insita nel fatto che questo spazio sarà la prima biblioteca italiana a Bangkok. Al momento dell'apertura conterà su oltre 500 volumi, una quantità, però, destinata a crescere rapidamente grazie a imminenti nuovi arrivi dall'Italia. La scelta di dedicarla a Tiziano Terzani non è casuale da parte del Comitato “Dante Alighieri” e della Bangkok University. Oltre a ricordare che Terzani visse nella capitale thailandese assieme alla famiglia tra il 1992 e il 1995, gli anni in cui scrisse "Un indovino mi disse". Tale scelta rappresenta un riconoscimento al giornalista e scrittore Tiziano Terzani, che ha vissuto a lungo in Estremo Oriente e conosceva in profondità quei paesi e l’Asia, descrivendoli sempre con il suo occhio di cronista aperto alle varie culture che incontrava.
Lo stesso Comitato si sta occupando a salvare la Turtle house, dove i Terzani vissero con i figli Folco e Saskia.
Chi era Tiziano Terzani
Nato il 14 settembre 1938 a Firenze, giornalista e autore di molti libri, Tiziano Terzani è stato un profondo conoscitore del continente asiatico e uno dei giornalisti italiani di maggior prestigio a livello internazionale.
Dopo essersi laureato in giurisprudenza, viene assunto dall’Olivetti, prima di trovare il suo vero amore, il giornalismo. Nel 1971 era diventato corrispondente dall'Asia per il settimanale tedesco Der Spiegel. Da anni era uno dei collaboratori di punta del Corriere della Sera. E' stato inoltre autore di reportage e racconti tradotti in tutto il mondo.
E' vissuto a Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokyo e Bangkok. Quando nel 1997 gli viene diagnosticato il cancro, si mette di nuovo in viaggio, alla ricerca della cura per il suo malanno. Da questa ricerca nasce la sua ultima opera, il libro che ha conquistato il cuore di migliaia di vecchi e nuovi lettori "Un altro giro di giostra". E' scomparso il 28 luglio 2004.
La sua bibliografia
Pelle di leopardo. Diario vietnamita di un corrispondente di guerra 1972-1973, Feltrinelli 1973
Giai Phong! La liberazione di Saigon, Feltrinelli 1976
(DE) con Ariane Barth, Holocaust in Kambodscha, documentazione di Anke Rashatusavan, Reinbek bei Hamburg, Spiegel-Buch/Rowohlt, instant book in lingua tedesca dedicato al genocidio cambogiano e scritto a quattro mani.
La porta proibita, Longanesi 1984
Buonanotte, signor Lenin, Longanesi 1992
Un Indovino mi disse, Longanesi 1995
In Asia, Longanesi 1998
Lettere contro la guerra, Longanesi 1992
Un altro giro di giostra, Longanesi 2004