La canzone italiana finisce in rete. La neo arrivata pagina web ci permetterà di navigare tra le pagine della musica nostrana. Cento anni di successi intramontabili, ognuno dei quali ha lasciato un solco sentimentale profondo nei nostri ricordi.
Nasce il Portale della Canzone Italiana
Inaugurato ieri 3 febbraio 2018 dal Ministro della Cultura Dario Franceschini, in collaborazione con la piattaforma di musica online gratuita Spotify, con il Ministero dell'Istruzione e della Ricerca, il Ministero degli Affari Esteri e con la SIAE, il portale è suddiviso in quattro macro aree: Canzone italiana 1900 - 1950, Canzone italiana 1950 - 2000, Tradizioni popolari e Contributi speciali.
Mette, dunque, a disposizione circa 200 mila brani gratuiti ripartiti in 100 playlist per un viaggio musicale tutto da ascoltare. Il portale, inoltre, è accessibile in sette lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo, cinese e giapponese). Alla giornata di presentazione e inaugurazione erano presenti Mogol, Tosca, Ambrogio Sparagna, Nicola Piovani e anche Dj Coccoluto.
La storia della musica italiana
Dalla musica da ballo alle canzoni di guerra; dalla musica impegnata politicamente alle canzoni d'autore, per arrivare addirittura anche alla musica per bambini. I più nostalgici potranno rispolverare vecchie canzoni che avevano chiuso in soffitta e messo in un angolo. Ma il portale Canzone Italiana dà la possibilità di far scoprire e conoscere alle nuove generazioni uno spaccato, ormai lontano, del nostro paese raccontato nei testi delle più belle canzoni d'autore.
Impossibile non citare Francesco De Gregori, Rino Gaetano, Antonello Venditti che fanno capolino nella sezione "scuola romana". Ma anche Francesco Guccini, Fabrizio De Andrè, per passare al rock e al pop italiano. Particolarmente interessante è la sezione Tradizioni popolari, dedicata alla produzione di canzoni legate alle regioni d'Italia e cantate fedelmente in dialetto.
Numerosi documenti e testimonianze sono stati tratti dall' AELM (Archivio Etnico Linguistico - Musicale) dell'Istituto Centrale per i beni sonori e audiovisivi, fonte importante per ricostruire, custodire e, di conseguenza, far conoscere l'immenso patrimonio culturale e linguistico delle regioni d'Italia.
Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha spiegato che il portale rappresenterà il punto di partenza di un prodotto che continuerà ad arricchirsi sempre di nuovi brani e di quattro playlist al mese.