Risate, amore, equivoci, coincidenze, un portone, un citofono e un pizzico di romanticismo. Tutto questo in "Sali o scendo?", commedia scritta e diretta da Danilo De Santis e rappresentata dalla sua compagnia Teatro Stabile d’Abruzzo. Lo spettacolo è in scena al Teatro Tirso de Molina di Roma fino al 4 febbraio.

Siamo a Roma, in una serata di derby calcistico. Attilio, interpretato dallo stesso De Santis, è in attesa davanti al portone di casa di Sofia. È il loro primo appuntamento e l’uomo pensa di aver trovato la donna della sua vita. Ma proprio lì incontra Serena (Roberta Mastromichele) che cerca disperatamente un modo per scoprire se il suo ex fidanzato Paolo (Pietro Scornavacchi) la ama ancora o ha già voltato pagina sentimentalmente.

Valide interpretazioni

I sogni e gli obbiettivi dei due personaggi cominciano quindi a incrociarsi in un intreccio in parte prevedibile, ma sviluppato brillantemente con dialoghi divertenti e una comicità genuina, ma mai volgare. Il tutto arricchito dalle valide interpretazioni dei protagonisti De Santis e Mastromichele, soli sul palcoscenico per tutta la prima parte della commedia.

Molto efficace l’utilizzo delle voci fuori campo per far intervenire i vari inquilini del palazzo che, loro malgrado, sono coinvolti nella vicenda attraverso il citofono. Nella seconda parte dello spettacolo entrano in scena anche il Paolo di Pietro Scornavacchi, la Sofia di Chiara Canitano e Francesca Milani, autrice di una performance poliedrica in tutti i sensi.

Il ritmo si fa più frizzante e frenetico ed è qui che la commedia offre alcuni dei suoi momenti migliori.

Destini già scritti o forse no

Attilio e Serena credono che il proprio percorso sentimentale sia già scritto in due profezie del passato, confermate da diversi segnali. Ma impareranno che i segni del destino possono essere male interpretati anche se sono proprio davanti ai nostri occhi.

E al pubblico ricordano ancora una volta che qualcosa di buono e inaspettato può sempre nascere anche nelle situazioni più difficili.

Spettacoli come "Sali o scendo?" dimostrano come la via tradizionale della commedia sentimentale, già percorsa da molti, possa essere ancora rinvigorita da una buona scrittura teatrale e da un pizzico di originalità. Non è sempre necessario trovare a tutti i costi qualcosa di nuovo e sconvolgente. Alcuni classici non muoiono mai. Sono sempre validi. Basta saperli riadattare.