Retesport, una delle radio romaniste più ascoltate nella capitale, ha chiesto ai propri follower su Facebook di votare, giorno dopo giorno, ruolo per ruolo, una top 11 della Roma formata solo da giocatori italiani. L'iniziativa arriva dopo le top 11 e flop 11 generali della storia giallorossa Nel 4-2-3-1 finale dominano i protagonisti degli scudetti del 1983 e del 2001, ma c’è spazio anche per un paio di nomi di epoche calcistiche più lontane.
As Roma, top 11 italiana: Nela e Rocca terzini
Come portiere e terzino destro troviamo due campioni d’Italia del 1983: Franco Tancredi e Sebino Nela.
L’estremo difensore ha giocato alla Roma dal 1977 al 1990, conquistando uno scudetto e quattro Coppe Italia. Il difensore, capace di giocare su entrambe le fasce, ha vestito la maglia giallorossa dal 1981 al 1992, vincendo un campionato e tre Coppe Italia. È stato protagonista dello scudetto ’83 anche uno dei due difensori centrali scelti: Pietro Vierchowod, rimasto a Roma solo per quella stagione vincente (perché in prestito dalla Sampdoria), sufficiente però per guadagnarsi un posto speciale nel cuore dei tifosi romanisti.
Al suo fianco, in questa top 11 italiana della Roma, Giacomo Losi che ha militato nella Roma dal 1954 al 1969 . Una Coppa delle Fiere e due Coppe Italia il suo bottino in giallorosso, oltre diventare il giocatore con più presenze nella storia del club, un record superato solo da Francesco Totti e Daniele De Rossi.
Il soprannome “Core de Roma” era decisamente meritato.
Come terzino sinistro i follower di Retesport hanno scelto Francesco Rocca, detto “Kawasaki” per le sue galoppate sulla fascia. Alla Roma dal 1972 al 1981 è stato uno dei migliori terzini della sua generazione, ma con la carriera disturbata da diversi infortuni alle ginocchia, che lo hanno costretto al ritiro a soli 26 anni.
De Rossi-Di Bartolomei a centrocampo
Due vere bandiere giallorosse, due capitani formano la coppia in mezzo al campo: Daniele De Rossi e Agostino Di Bartolomei. “Capitan Futuro” avrebbe indossato la fascia per molte più partite se non avesse condiviso il campo con Totti per quasi tutta la sua carriera. Secondo giocatore con più presenze nella storia della Roma e un’intera carriera in giallorosso impreziosita da due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana.
Di Bartolomei è stato invece il capitano dello scudetto 1983 e con la Roma ha giocato 308 gare fra il 1972 e il 1984, conquistando anche tre Coppe Italia.
Roma, top 11 italiana: Totti affiancato da Bruno Conti
Il trequartista numero 10 non poteva che essere l’uomo dei record della Roma, il giocatore con più presenze (786) e più reti (307) nella storia giallorossa, il capitano dello scudetto 2001 e vincitore di due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane e della Scarpa d’Oro 2007 come miglior marcatore d’Europa: Francesco Totti. Una vita da campione tutta dedicata alla causa romanista.
L’ala destra è Bruno Conti, il numero 7 mancino dello scudetto 1983 e vincitore di ben cinque Coppe Italia fra il 1973 e il 1991.
A sinistra invece troviamo Marco Delvecchio, certamente era molto più punta che esterno, ma venne riadattato in quel ruolo più di copertura da Fabio Capello nel 2000-2001. Ha segnato molto meno, ma il suo spirito di sacrificio è stato decisivo per vincere quel campionato. E la sua fama di goleador è comunque entrata nella storia giallorossa come sanno bene i “cugini” della Lazio, da lui più volte “puniti” nei derby.
Pruzzo centravanti, Capello allenatore
Come centravanti i follower di Retesport hanno scelto Roberto Pruzzo che, con 138 reti fra il 1978 e il 1988, è il secondo miglior marcatore giallorosso di sempre. Per lui il titolo di campione d’Italia nel 1983, quattro Coppe Italia e tre titoli di capocannoniere della Serie A.
I suoi gol sono stati fondamentali anche nella cavalcata della Roma nella Coppa dei Campioni del 1984, sfumata ai rigori in finale contro il Liverpool. Sicuramente il rimpianto maggiore della generazione romanista di Pruzzo, Conti, Di Bartolomei, Nela e Tancredi.
L’allenatore di questa top 11 è Fabio Capello, il tecnico capace di riportare lo scudetto sulla sponda giallorossa del Tevere dopo 18 anni. Capace di vincere tutto con il Milan e di trionfare anche in Spagna con il Real Madrid, Capello è riuscito a costruire e gestire al meglio un gruppo con diversi campioni e con giocatori validi che, in quella stagione 2000-2001, hanno raggiunto l’apice della loro carriera. Il tricolore “scucito” ai rivali della Lazio resta uno dei momenti più epici per i tifosi romanisti.