Alla vigilia dell'entrata nella Seconda Guerra Mondiale la New York degli anni Quaranta, come nella gran parte degli Stati Uniti, risuona di note musicali legate allo swing, con le big band che fanno tour attraverso tutto il paese. Le donne non hanno a disposizione prodotti di bellezza che siano all’altezza delle loro attese, comunque la cipria che applicano sul viso circondato da sopracciglia naturali, i capelli lunghi con delicate onde e labbra accese di rosso, costituiscono un look ancora in auge. Insomma, pur se in ambito apparentemente contiguo con la vanità – vuoto, senza corpo – , le donne iniziano a essere tutt’altro che prive di consistenza.

E questa volontà le porterà verso un cammino sociale tuttora in corso.

Lo scenario del romanzo

In “Manhattan Beach” (Mondadori, pagine 510) che sarà pubblicato il 6 marzo 2018, la scrittrice Jennifer Egan analizza con precisione e grande invenzione narrativa il momento storico che si manifesta intorno al mito degli anni Quaranta. Sono, questi, anni di grandi eventi. Uno su tutti, l’entrata in guerra degli Stati Uniti, evento avviato con l'attacco a Pearl Harbor all'alba del 7 dicembre 1941. È questo lo scenario nel quale Jennifer cala il fil rouge che andrà a sostenere e seguire eventi storici e figure inventate. È un momento che l’America vede al proprio interno diverse trasformazioni, alta società newyorkese e malavita fanno connubio, gangster che evolvono in una generazione ancora più malfamata e tanto altro.

Ma, la trasformazione che più ha importanza in “Manhattan Beach” riguarda le donne. È in questo frangente storico che esse conquistano libertà e indipendenza.

La trama di “Manhattan Beach”

Un dato che si impone attraverso la lettura di quest’ultimo romanzo della Egan è la capacità, inaspettata e cupa nella sua capacità creativa, della guerra come occasione.

Di quale occasione, è presto detto. Insomma, Anna Kerrigan – la protagonista – ha la possibilità di mostrare i propri talenti grazie al conflitto mondiale, che vede partecipe anche l’America. Il motivo è legato al fatto che, essendo gli uomini occupati al fronte, la società crea spazio per le donne che vogliono agire. E Anna ha buoni motivi per mettersi in azione.

Quando era appena una dodicenne, aveva accompagnato il padre da un certo Dexter Styles, un personaggio obliquo e arrogante. In seguito, il genitore scomparve. Dexter Styles e Anna Kerrigan, dopo molto tempo e in clima di guerra, si incontreranno di nuovo. La donna, ora e grazie al suo status di figura combattiva che le proviene dall’avere un lavoro, intuisce che quell’uomo ha grandi responsabilità in riguardo alla scomparsa paterna.