Can't deny me, è questo il nome della nuova canzone dei Pearl Jam, un fulmine che arriva ad interrompere un'oscurità di quattro anni, quando l'allora Lightning Bolt riportava i fans dei PJ nei negozi di dischi.

Anticipazione dal basso

Jeff Ament aveva già anticipato, pochi giorni fa, che la band lavora, ritagliandosi spazi tra i vari concerti, per portare alla luce nuove canzoni! Eccolo il nuovo ruggito di Vedder con il sound della band che lo accompagna come il vento che spinge il surfista a cavalcare l'onda, un corposo muro elettrico in pieno stile PJ.

Il testo della canzone? Le parole sono ancora più incisive delle note e, dando continuità alle esternazioni degli ultimi mesi, il destinatario non poteva che essere il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Fans italiani

Gli italiani che aspettano con ansia le tappe del tour che porterà i Pearl Jam nella penisola, magari già pronti ad accompagnare Vedder in un unico grande coro per Alive, Even flow e Better man, tanto per citare tre grandi classici. I Pearl Jam escono dunque dall'ombra con questa nuova scarica di adrenalina pura che sarà, ovviamente, riproposta sul palco e già conosciuta per poter essere cantata insieme.

Mr. President

La canzone è disponibile nella sua versione integrale solo per gli iscritti al fan club (tenclub), mentre per gli altri c'è un "assaggio" sufficiente a capire che il rock dei Pearl Jam è ancora vivo e dirompente sul loro profilo Twitter.

Le parole saranno indirizzate al Presidente, ma non è la prima volta che la band si schiera contro i poteri forti come l'immensa trafila giudiziaria contro il gigante Ticket Master che ha messo a repentaglio la sopravvivenza stessa band ed ancora un presidente ed una guerra a lui legata sono al centro di una delle polemiche più ruvide poste in essere da Vedder e soci quando, il 15 novembre 2002 uscì "Bushleaguer", canzone inserita nell'album Riot Act e messaggio chiaramente destinato all'allora numero uno degli Stati Uniti d'America, George Bush.

Il coro

I Pearl Jam non sono gli unici artisti a schierarsi contro l'amministrazione Trump, rock star unite in uno schieramento che balla tra politica, società ed anche costume. I Green Day hanno palesato questo disagio, ma non sono i soli visto che Huffingtonpost riporta un elenco di musicisti corposo e di grande prestigio che hanno deciso di prendere la stessa strada come l'inglese Roger Waters dei Pink Floyd, ma anche l'americanissimo Bruce Springsteen, il sofisticato Pat Metheny o la super star Madonna passando per Rolling Stones e i REM, ma l'elenco continua...