E' prevista per Sabato 7 Aprile 2018 alle ore 18.00 l'inaugurazione, presso il duomo di massa, della mostra “In viaggio: Dante e la luce” di Luca Bonfanti e Tiziano Gozzani. Questa è la prima delle tre esposizioni del ciclo espositivo “Tempo dell’Essere, tempo dell’esistere”, a cura di Alice Procopio, ideato da Centro Studi Milano ‘900, cui si affiancano, in qualità di promotori, Associazione Culturale San Domenichino, Diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, Casa Museo Ugo Guidi, e, per la prima volta quest’anno, Fondazione Primato, Associazione Italia Hong Kong, ContainerLab Association, The Propellers Club Port of Milan, Associazione Comitato Pro Torano, organizzatore della rassegna estiva Torano Notte e Giorno; enti patrocinatori Consiglio Regionale della Regione Toscana, Provincia di Massa Carrara e Comune di Massa.
Appuntamento al Duomo di Massa, con 'In viaggio: Dante e la luce'
L’esposizione, che resterà aperta al pubblico fino al 20 maggio 2018 vede confrontarsi gli artisti Luca Bonfanti, pittore lombardo, e Tiziano Gozzani, scultore massese, sul piano della categoria temporale, letta ed interpretata attraverso il duplice filtro della diade “buio - luce” ed alcuni significativi passaggi in verso, tratti dalla Divina Commedia dantesca. «Nel lavoro di Bonfanti - afferma Alice Procopio, curatrice dell’evento - il colore, simbolo di emozione e sentimento, rappresenta l’uomo e “segna” la presenza di un tempo e di uno spazio ben identificati, mentre la forma “ibrida” che popola sommessamente le sue tele, espressione dell’anima, “chiama” l’eterno e segna la presenza di un tempo “sospeso”, un non-tempo.
Fisica e metafisica convivono nei suoi quadri, che siano desolate lande, dove le lancette dell’orologio scorrono all’infinito e la presenza divina si fa sentire attraverso elementi sospesi sopra il confine della nostra percezione, o Dante in viaggio che attraversa un tempo divino, assoluto che in realtà non esiste come spazio tempo, e permette alle anime e all’universo e a Dio di Essere nell’eterno e nell’infinito».
Quanto a Gozzani «...invita il pubblico a esperire - così Sarah Boglino - un percorso visivo poetico, costruito su precise allegorie e metafore. Laddove, infatti, la progressiva smaterializzazione della scultura rappresentante un volto femminile visibile nel chiostro è allegoria dell’immortalità dell’anima, la serie di lastre dedicata al viaggio di Dante è, invece, metafora dell’esistenza dell’uomo, guidato nel suo cammino dalla Grazia».
«Nella Divina Commedia il Sommo Poeta mette in dialogo il tempo dell’esistere e il Tempo dell’Essere - così Don Luca Franceschini - mostrandoci la storia come ciò che nell’eternità germina e fiorisce: “Nel ventre tuo si raccese l’amore/ per lo cui caldo nell’eterna pace/ così è germinato questo fiore” (Par.XXXIII, 7-9). L’Incarnazione del Verbo eterno di Dio, l’irrompere della divinità nella storia dell’uomo che diventa così storia di salvezza, è il centro dal quale irradia la Luce che tutto unisce: cielo e terra, umano e divino, storia ed eternità e ci fa “conoscere uno e lo stesso Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, completo nella Divinità e nell'umanità allo stesso tempo».
La location dell'esposizione
L’esposizione occuperà gli splendidi spazi della cattedrale apuana, Chiostro, Cappella delle Stimmate e Sepolcreto Cybo Malaspina. Tale location è stata messa generosamente a disposizione dalla Diocesi locale, per tutto il 2018, culminando, in autunno, nella terza mostra, ispirata all’affresco di Pinturicchio ubicato nel Duomo di Massa, di cui verranno presentate le varie fasi dell’intervento di restauro, documentate attraverso le opere fotografiche di Federico Garibaldi.