Per la chiusura del Bari International Film Festival, quest'anno tornerà Ultimo tango a Parigi, che è stato restaurato, e potrà essere rivisto dagli appassionati, o visto per la prima volta da chi non ne conosce la storia. Ultimo tango a Parigi sarà nelle sale cinematografiche nelle giornate del 21/22 e 23 maggio, e della sua distribuzione si occuperà CSCP Distribution, che è una Cineteca Nazionale che produce e distribuisce i film.
Il film più visto in assoluto in Italia
Mai film in Italia ebbe tanti spettatori come questo, per la precisione ben 15.623.773.
Era il 1972, ed i tempi non erano maturi per un film che, al momento della programmazione al New York Film Festival, si ritenne fosse scandaloso e troppo all'avanguardia. Per questi motivi, due anni dopo, nel 1974, il tribunale di Bologna condannò tutti coloro che avevano partecipato alla sua realizzazione, dal produttore, al regista e agli interpreti protagonisti a due anni di carcere e a pagare una multa di 30.000 lire. Il regista Bernardo Bertolucci per 5 anni fu addirittura esonerato dai suoi diritti civili. Fu solo nel 1987, 15 anni dopo, che il film fu riabilitato, e la sua programmazione riproposta al Cinema.
Sempre attuale anche se un po' vintage
Il film, dopo 45 anni dalla sua realizzazione, con colori restaurati e più caldi nella sua versione attuale, dopo il riattamento curato anche da Grimaldi Film Production e Metro Goldwyn Mayer, non appare stonato con i tempi attuali, e le scene che vedono coinvolti Marlon Brando e Maria Schneider come principali interpreti, secondo il regista che le commenta con i giornalisti, non sembrano così lontane nonostante si riferiscano ad un'epoca di contestazione giovanile, molto diversa da quella di oggi, in cui alcuni passaggi del film non creerebbero scandalo.
Bernardo Bertolucci taglierebbe la parte iniziale del suo film, dove i due attori recitavano la parte dei fidanzati.
Bertolucci aveva pensato a Belmondo
Come interprete maschile del suo Ultimo tango a Parigi, Bertolucci chiese a Belmondo se volesse ricoprire la parte del protagonista, ma venne cacciato dall'ufficio nel quale si era recato per parlargli del suo progetto.
Belmondo gli disse di non aver intenzione di interpretare un film "porno". Alain Delon invece, seconda chance del regista, avrebbe fatto parte del cast, ma non solo come interprete, chiedendogli di voler essere anche il produttore del film. Così si pensò a Marlon Brando, che all'epoca aveva già girato con grande successo Il Padrino.
Prima i due si incontrarono a Parigi, poi Brando invitò Bertolucci a Los Angeles, nella sua casa a Mulholland Drive, per sviscerare la sceneggiatura, con grande soddisfazione del regista, che era riuscito ad accaparrarsi un talento come Marlon Brando.
Grande attore ma si dimenticava le battute
Marlon Brando fu un grande protagonista e un attore che non prevaricò mai sui colleghi, meno famosi di lui. Aveva un difetto però, che era quello di scordarsi il copione, cosicché in sua presenza non mancava mai un grande "gobbo" che gli permetteva di recitare in assoluta tranquillità. Per il personaggio invece del fidanzato di Maria Schneider era stato scelto l'attore Jean-Pierre Léaud, che, parola di di Bertolucci, aveva timore del mostro sacro Marlon Brando, tanto da girare le sue scene solo di sabato, giorno in cui Marlon Brando faceva festa. Pare che i due non si siano mai neppure incontrati durante la realizzazione del film. Questo film in versione restaurata sarà un evento già da ora molto atteso.