Il 13 aprile 2018 noyz narcos pubblicherà 'Enemy' l'album di inediti che sancirà il suo attesissimo ritorno nella scena rap italiana, a tre anni di distanza dall'uscita di 'Localz Only', suo precedente lavoro realizzato a quattro mani con lo storico producer milanese Fritz Da Cat.
'Enemy' potrebbe essere l'ultimo album della carriera di Noyz Narcos
Il disco, che sarà disponibile a partire da venerdì prossimo, sarà costituito da quindici tracce, che saranno arricchite da ben otto featuring, firmati da artisti molto distanti tra loro per stile, attitudine, età e sound.
Ci sarà spazio per la romanità che strizza l'occhio al cantautorato di Coez, Carl Brave e Franco 126, come per la follia stilistica di Achille Lauro – che con Noyz Narcos aveva già avuto modo di collaborare agli inizi del suo percorso artistico, ancor di prima di entrare in Roccia Music, la label di Marracash – ma anche per la freschezza di due giovanissimi della nuova scena come Rkomi e Capo Plaza, oltre che per due veri e propri big del panorama hip hop, ovvero Salmo e Luché.
Insomma, c'è grande curiosità da parte del pubblico, che non vede l'ora di capire come tutti questi rapper, così diversi tra loro, siano riusciti ad adattarsi al suono e alle atmosfere di un disco di Noyz Narcos.
L'entusiasmo dei fan per la pubblicazione di questo nuovo lavoro è stato però smorzato da alcune dichiarazioni che il rapper ha voluto fare in concomitanza dell'annuncio della data d'uscita.
Pochi giorni dopo aver stupito il pubblico spendendo buone parole per la Dark Polo Gang, Noyz ha infatti affermato a chiare lettere che 'Enemy' potrebbe essere il suo Ultimo album.
Il rap sta diventando pop
Durante un recente incontro con la stampa di settore, organizzato per presentare il suo ultimo lavoro, il rapper romano classe 1979 ha spiegato più nel dettaglio quali sono le motivazioni che lo hanno spinto a fare delle dichiarazioni così drastiche, queste le sue parole:
'Forse smetterò di fare album.
Ho fatto già tanti dischi in carriera, quindi adesso potrei anche dedicarmi ad altro. Ad esempio potrei ricominciare a fare il tatuatore, o magari potrei aprire un locale fuori dall'Italia. In ogni caso, pur non facendo dischi, continuerò sicuramente a fare concerti, dato che il repertorio non mi manca. [...] Quando ho cominciato io il rap era un genere di nicchia, lo si faceva solo ed unicamente per sfogo, oltre che per passione, nessuno pensava ai soldi.
Noi della vecchia generazione abbiamo fatto il lavoro sporco per i giovani rapper di oggi, che ormai vedono il rap come un modo per fare soldi. Ormai il rap è diventato pop. Meglio andarsene con stile.'