Si inaugura oggi la 31ma edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma sino a lunedì 14 maggio al Lingotto Fiere. Come di consueto le porte della manifestazione saranno aperte dalle ore 10:00 alle ore 20:00.

Nicola Lagioia - scrittore e direttore del Salone - preannuncia un evento scoppiettante, ricco di eventi e presentazioni. La grandi novità positive iniziano dagli espositori: aumenta difatti del 28% la superficie commerciale netta ceduta, con 13.482 m2 in confronto ai 10.557 m2 della scorsa edizione . Crescita determinata non esclusivamente dal ritorno dei maggiori gruppi e di tanti nuovi editori, ma anche dal rilevante aumento del suolo espositivo medio che è stata richiesta da essi.

Lo stesso Lagioia commenta così l’overbooking registrato: "Nella storia del Salone non era mai successa una cosa del genere. Pare che tutti vogliano venire qui. È bello no? In un primo momento si era meditato a dire qualche no, ma poi il Circolo dei lettori e tutti i responsabili si sono messi all'opera per trovare spazio a tutti. Spero tanto che ci riescano. Sarebbe una sorta di padiglione 4, ma in ogni modo sempre all'interno degli spazi già assunti a contratto col Lingotto, di conseguenza senza bisogno di spendere altri soldi o rivedere gli accordi”.

E questo è accaduto, il Padiglione 4 ospiterà il Caffè Letterario del Salone e gli stand di trenta editori. Vi si potrà accedere dall'interno del Padiglione 3 e dal varco dopo lo stand della Croce Rossa.

Nello specifico, stiamo parlando di una grande tensostruttura che copre una superficie di 1.500 metri quadri circa. Salgono così a quota 480 gli editori provenienti da 30 Paesi diversi. Tra questi vi troviamo anche i grandi editori, che hanno scelto di abbandonare Tempo di Libri a Milano per fare ritorno a Torino.

Le edizioni "SuiGeneris" e il loro terremoto

Queste scelte sono la conseguenza del “piccolo terremoto” – così definito da Lagioia – che aveva rischiato di minare l’armonia tra editori indipendenti e organizzatori. Edizioni SuiGeneris e Oriana Conte si sono messi a capo degli editori inizialmente esclusi lanciando l’hastag #noisiamosuigeneris e rivendicando quelli che dovrebbero essere i valori principali di questa manifestazione chiedendo a gran voce, già a partire dal prossimo anno, una maggiore chiarezza e trasparenza nei criteri di selezione e posizionamento deglli editori.

Dopo il taglo del nastro previsto per le ore 10.45, dinanzi alla Sala Gialla di Lingotto Fiere (via Nizza 280, Torino), i saluti e gli interventi delle autorità, si svolgerà la lectio magistralis di Javier Cercas dal titolo "E pluribus unum: l'Europa e l'eroismo della ragione".

Le premesse del Salone 2018 sono ottime e per prepararci al meglio è il caso di trovare la propria risposta alle ormai famosissime cinque domande sul futuro: i cinque quesiti che il Salone e il suo direttore hanno posto e porranno a scrittori, intellettuali e lettori, vero leitmotiv di questa edizione: «Chi voglio essere?»; «Perché mi serve un nemico?»; «A chi appartiene il mondo?»; «Dove mi portano spiritualità e scienza?»; «Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione?».