Cinzia Bianucci è una creativa e un’artista a tutto tondo. La maestria e la profonda conoscenza del mondo dell’Arte e dell’introspezione, la rendono una virtuosa delle varie arti e una narratrice dell’estasi. Le sue opere affascinano per la profondità e incantano l’io onirico trasportandolo in viaggi sulla linea del conosciuto e del conoscibile, emozionando e stupendo.

Ci racconti chi è Cinzia Bianucci e da dove nascono le sue forme d’arte.

Sono sicuramente una persona creativa: il sogno per me è il processo di incubazione che stimola la mia immaginazione e da ciò nascono le mie forme d’arte, sostenute anche da una lunga esperienza, incessante allenamento, costante dedizione e desiderio di conoscenza.

Sono un’osservatrice errante: ogni informazione diventa un pretesto di espressione creativa. Ascolto la mia curiosità che mi porta ad inseguire le nuove esperienze, sensazioni e stati d’animo.

La sua arte ricorda mondi onirici e futuri, sostenuta da una sensibilità e una conoscenza classica. Ci potrebbe raccontare come nasce?

Si elabora tra il sonno e la veglia, si sviluppa nella solitudine, in un monologo interiore, mi immergo nell’attività creativa, pensiero, disegno, elaborazione della materia, pittura e le ore passano senza rendermene conto, entrando in una dimensione di spazio tempo d’arte fino a che le e mie visioni diventano colori, linee e forme unendo punti che nessun altro ha visto prima.

L’arte fa parte del suo essere e le scorre nelle vene, ma osservando il suo percorso creativo è mutata nei vari anni. Ci potrebbe spiegare i motivi dell’evoluzione e trasformazione della sua arte?

Disegno e dipingo da sempre. L’arte mi ha permesso di vivere “ libera ” rappresentando i miei stati d’animo e le mie percezioni della realtà attraverso forme, soggetti, oggetti e ambientazioni reali e surreali/oniriche permettendomi di essere quella che sono.

Non ho avuto formazioni accademiche ma fondamentale è stato l’incontro con il maestro Franco Tinelli, un personaggio unico, inventore, musicista, artista e poeta: nel suo straordinario e surreale ambiente dell’antica Filanda Mylius ho maturato un’importante esperienza. E’ stata una figura determinante per la mia formazione personale, culturale, artistica e creativa insegnandomi a sviluppare concetti e idee e stimolandomi a trasformarli in opere d’arte, testimonianze del nostro sentire e in progetti funzionali.

Da allora vive in me il desiderio di continua ricerca, la volontà di capire, di sperimentare. Incessante allenamento, costante dedizione e desiderio di conoscenza. La frequentazione costante con artisti e creativi ha rafforzato la mia esperienza, stimolando la mia visione del mondo contemporaneo.

La sua sensibilità artistica e personale arricchisce le sue opere rendendole uniche e sconvolgenti per intensità emozionale e cognitiva. Come pensa nasca la fusione tra la vita e la creatività e dove porta?

Come la vita si esprime con l’arte e come l’arte si esprime nella vita. Le emozioni interferiscono e influiscono nelle creazioni. Le emozioni, tristezza o felicità, diventano linee, ombre, figure, sguardi, colori, materia.

Le voglio guardare, osservare, ascoltare, toccare per poterle vivere. E’ un respiro, una ricerca in continua elaborazione tra indefinito e inaspettato: ecco materializzarsi l’idea. Ecco materializzarsi quel qualcosa che esprime il mio infinito istinto di pulsioni verso la libertà dell’anima: quello che vedo è come mi vedo, come ti vedo o come ti vedo che mi vedi, attraverso velature e spasmi di colore. Ecco che da creatrice divento spettatrice di questa idea, ed entro nelle traiettorie dell’anima che ho visualizzato e sviluppato intrappolandole in uno spazio tempo di materia e di vuoto.

Cinzia Bianucci è alla continua ricerca della sperimentazione e dell’ unione delle arti verso una concetto più ampio e interiore, ci racconti le sue ultime creazioni e l’ idea da cui nascono.

Con il passare degli anni le mie espressioni artistiche si sono trasformate: dalle primarie esigenze che mi portavano a creare inseguendo canoni di ricerca estetica, in questi ultimi anni sono approdata in riflessioni di realismo introspettivo riflessivo. Nasce quindi il periodo Onirico, con suggestioni dati dall’alternanza di segno e colore, sogni o incubi indagatori che raccontano la distorsione del reale con un livello di coscienza libero con una percezione di surrealismo visionario. Si sviluppa successivamente il periodo del gioco delle opposizioni.

Attraverso i Profili di umanità nascono elaborazioni nella ricerca del duplice, con dipinti a profonda giacenza simbolica, strumenti indagatori del dualismo di immagine . Raffigurazioni nel gioco delle opposizioni, in una sconvolgente aggressiva dilaniata verità. Con le rappresentazioni del gioco del doppio, si riflette nello specchio la nature umana e quella divina, l’anima fisica e l’anima libera, nella costante ricerca del nostro io più profondo. Si modifica la tecnica pittorica che si unisce al mosaico di vetro e di specchio frammentato in casuale diposizione, lasciando alla luce i riflessi e le visioni di questa ricerca. La riflessione interiore e la ricerca costante mi ha condotto ad elaborare opere con linee e colori integrate a una plasticità differente: nella serie Cubillusion fa la comparsa il Cubo, parallelepipedo e solido platonico.

Il Cubo di mosaico di vetro, dalle tonalità blu azzurre, di diverse dimensioni, entra con la sua tridimensionalità nelle opere, diventando il protagonista dell’immagine, tra linee e colori. L’opera si trasforma, diventa tridimensionale. Nel mio sogno le linee cubiche si espandono e diventano Cubi d’aria: volume d’aria fresca per ora e per persona. Si dilatano le dimensioni: Cubillusion diventa una scultura ecologica per rappresentare e ricordare quanto sia importante anche l’ aria per l’ambiente e quanto sia sempre più necessario tutelare e salvaguardare l’ecosistema.