Se volete riempire gli occhi di bellezza e di forme inconsuete e magnifiche di donne, non resta altro che visitare Modigliani Art Experience, dal 20 giugno al 4 novembre presso il Mudec, il Museo delle culture.
La mostra presenta una stanza con opere cui Modigliani si è ispirato, la grande sala digitale e sensoriale con cui lo spettatore vive una esperienza di immersione totale nel mondo immaginifico dell'artista durante il periodo di permanenza a Monmartre ed infine la sala scrigno tempestata di specchi dove lo spettatore cammina vedendo riflessa la sua immagine, si guarda in alto e vede sul soffitto sprofondare se stesso tra i quadri di Modigliani e rilucere nell'insieme di grande luce riflessa.
I caratteri della mostra
Questo genere di spettacolo piace perché il rapporto tra artista e spettatore si fa più empatico e suggestivo e chiunque visita la sala si trova per un po' a vivere ripercorrendo tutti i momenti della ricerca, del sacrificio e della vita anche affettiva dell'artista. Nella sala experience room si possono vedere anche foto d'epoca dell'artista e della stessa Parigi nei primi anni del secolo, con i momenti storici più importanti quali la prima guerra mondiale e la sua fine e le vicende dei due ventenni successivi. Si può persino vedere l'atelier dell'artista sia nell'interno che nell'esterno e la casa comune che lo accoglierà dopo lo sfratto. È la casa comune, un edificio fatiscente messo a disposizione dal Comune di Parigi per questo manipolo di imbrattatele che accoglierà non solo Modigliani, ma anche Chagall.
La vita da bohemien non ha nulla da invidiare, eppure fu proprio in quel crogiolo di incontri e di confronti inattesi che affiorò un'Arte indimenticabile. Visitare questa mostra è comprendere quanto fosse influenzata la rappresentazione femminile dalle opere dell'arte africana, dal primitivismo che tanto attirava e condizionava la nuova figurazione.
Sarà la morte improvvisa per meningite tubercolare a troncare una ricerca costante e indefessa che ha regalato al mondo ritratti stupefacenti. Dietro poi si colloca la vicenda privata dell'amore con una fanciulla che frequentava l'Accademia, lei diciannove anni lui trenta. Un amore che avrebbe potuto vivere a lungo e che invece il destino spezza in modo imprevisto.
Nella sala sensoriale si possono ammirare anche le sculture realizzate da Modì. Una esperienza da vivere per sfiorare appena per un momento il genio dell'uomo e godere della bellezza assoluta dei suoi ritratti .La mostra è stata ideata da Crossmedia e curata da Francesco Poli, prodotta da 24 Cultura e promossa dal Comune di Milano – Cultura, rimarrà aperta sino al 4 Novembre 2018.