Al giorno d'oggi le trovate pubblicitarie che i principali brand mettono in atto per accattivare il pubblico sono sempre più innovative e stupefacenti. C'è però chi riesce a distinguersi nettamente dagli altri per originalità: ad esempio Netflix, il popolare servizio a pagamento di tv in streaming, che ha fatto parecchio parlare di sé negli ultimi giorni.
Quei misteriosi cartelloni
Nella città di Milano a partire da alcuni giorni a questa parte sono cominciate a comparire delle affissioni pubbliche alquanto misteriose e apparentemente polemiche. Si trattava di grandi manifesti pubblicitari completamente neri, su cui campeggiava una scritta in caratteri cubitali che recitava "Basta Netflix".
Immediatamente si è scatenata la curiosità. Che si trattasse di una campagna diffamatoria contro il network, accusato spesso di favorire il fenomeno del binge watching, ovvero della visione compulsiva di parecchi episodi di fila di una serie tv? I redattori della testata on line "Wired" si sono informati presso il servizio affissioni del Comune per sapere se quei cartelloni fossero abusivi o meno, scoprendo così che invece erano stati legalmente autorizzati.
Mistero svelato
La seconda ipotesi che era stata fatta riguardava una trovata pubblicitaria. Netflix non è nuova a campagne pubblicitarie choc: nel 2017 a Los Angeles e a New York erano comparsi cartelloni simili a quelli milanesi con su scritto "Netflix is a joke" (Netflix è una buffonata).
In quel caso si trattava di una campagna di marketing ideata dall'agenzia Battery, che vinse anche un premio prestigioso per l'originalità dell'idea. Qualcuno aveva avuto dunque il sospetto che l'escamotage fosse stato duplicato anche in Italia. Alla fine, si è scoperto che le cose stanno proprio così: "Netflix basta" non è un inno a spegnere il canale streaming, ma vuol dire, al contrario, che Netflix è tutto quello che serve!
Campagna Social
L'arcano è stato svelato quando su Instagram e su altri social network, come Facebook, Netflix ha cambiato la sua immagine di copertina usando proprio la scritta rossa in campo nero apparsa sulla cartellonistica milanese. Inoltre molti personaggi del mondo dello spettacolo hanno pubblicato su internet le loro foto indossando una maglietta nera con la grande scritta rossa "Netflix basta".
Tra i testimonial che sono usciti allo scoperto finora ci sono Coma_Cose, il rapper Jake la Furia, il Signor Distruggere (lo scrittore Vincenzo Maisto) e anche due calciatori, Ciro Immobile e Alejandro Papu Gomez. Ma la campagna pare non essere finita qui e potrebbero esserci nuovi sviluppi da parte di Netflix.