In occasione del 50° anniversario dello storico Festival di Woodstock potrebbero esserci delle sorprese veramente sensazionali: presso il Bethel Woods Center for the Arts, la storica location del festival hippie del 1969, si sta pensando di organizzare un grande concerto. Sull'idea stanno lavorando Live Nation e l'agenzia Invnt.

"Ci stiamo lavorando" ha dichiarato Michael Lang, tra gli storici organizzatori del festival, che fa sapere come si stia valutando la fattibilità del progetto. L'evento avrebbe dell'incredibile: riportare 50 anni dopo un super concerto in un mondo completamente cambiato con valori profondamente mutati nelle coscienze individuali.

Il rischio forse è quello di creare un déjà vu, un nostalgico e forzato salto indietro nel tempo, racconta lo stesso Lang: a suo avviso è come se la lezione imparata in quegli anni sia andata persa e sia dimenticata. La musica però resta indimenticabile e non è stata la colonna sonora di una generazione ma continua a essere un punto di riferimento per tanti giovani che si accostano al mondo dei dischi.

Se fosse confermata la notizia avrebbe dell'incredibile e ci farebbe dimenticare alla svelta i concerti estivi annunciati finora, come quello dei Toto e dei Muse: e il Ferragosto si tradurrebbe automaticamente in viaggio negli Stati Uniti, armati di tenda e sacco a pelo.

Woodstock nella storia

A quello storico festival parteciparono quasi tutti i i più grandi artisti del momento: c'erano gli Who, c'era Janis Joplin, c'era Jimi Hendrix, che salì sul palco per ultimo di lunedì mattina, c'erano i Jefferson Airplane, i Creedence Clearwater Revival, Joan Baez.

Ma anche tanti grandi assenti: dai Beatles ai Rolling Stones, niente Bob Dylan, niente Led Zeppelin.

Gli organizzatori all'epoca non si resero conto della portata del festival: Lang sostiene che sapevano che stavano creando qualcosa di davvero speciale ma non avevano il tempo di riflettere. Quasi rimpiange i tempi in cui la musica era un motore del cambiamento: grazie al rock si respirava la tensione emotiva e la voglia di rigenerarsi.

Nell'immaginario collettivo il festival di Woodstock deve moltissimo al film Woodstock - Tre giorni di pace, amore e musica, film documentario del 1970 diretto da Michael Wadleigh che ha fatto conoscere al mondo e a chi non vi prese parte la portata enorme del festival. E il festival del 1994, tenuto in occasione dei 25 anni, ha anch'esso avuto il suo impatto sulla cultura popolare, riuscendo anche stavolta a radunare moltissimi giovani. Ma forse più di tutti c'era il cambiamento, l'idea che tutto quello che era vecchio stesse per finire inghiottito dal coraggio e dall'amore di una nuova generazione.