I “quattro ragazzi di Dublino” da parecchi anni infiammano il cuore dei fans con i loro fantastici tour e dall'11 di ottobre è partita la kermesse delle quattro date italiane al Palaforum di Assago. C'è anche qualche fortunato che li ha seguiti per tutte le serate, a dimostrazione che il popolo degli U2 è pronto a tutto pur di veder dal vivo i propri beniamini. I biglietti, in vendita lo scorso gennaio, sono terminati in una manciata di minuti e parecchi sono rimasti a bocca asciutta: per fortuna alcuni gruppi di supporto e community nate sui social network hanno organizzato una rete di scambi facendo la felicità di molti che in caso contrario non avrebbero goduto dell'evento.

Questa sera, 16 ottobre, avrà luogo l'ultima serata, che vedrà sicuramente l'ennesima variazione sulla scaletta prevista. Nelle quattro serate infatti sono stati proposti i brani della leg europea con inserimenti di pezzi storici come “Gloria”, “The Fly” o “Zoo station” che da anni la band non presentava dal vivo e che hanno scatenato gli animi.

Una lunga pausa?

Qualche giorno fa circolavano voci sull'improbabilità di rivederli ancora dal vivo, dal momento che in un paio di interviste rilasciate da Bono e da The Edge ai giornalisti si parlava di uno stop dei tour. Le voci hanno gettato i fans nel panico e proprio per questo motivo la loro partecipazione a “The innocence and experience tour” è stata più sentita di sempre.

I quattro artisti si sono concessi ai loro fans prima di entrare nel palazzetto dispensando saluti e sorrisi, lasciandosi fotografare come per imprimere anche nella loro memoria questi momenti. Soltanto nella giornata di giovedì 11 ottobre non sono usciti dalle auto a causa della pioggia, ma venerdì scorso, lunedì ed oggi hanno premiato l'attesa di molti all'ingresso posteriore del Forum.

Un coro di voci che fanno casa

Partecipare ad un evento U2 dal vivo non è come assistere ad un concerto tipo: a detta dei fans, l'emozione che si prova grazie alla carica che anima da anni i quattro irlandesi,è un ritorno a casa, è sentirsi una grande famiglia. Bono ha ringraziato l'Italia “per l'amore che ha dimostrato” verso i migranti, nonostante quello che l'Europa ha voluto far credere, anzi, ha affermato, “qualcuno in Europa dovrebbe vergognarsi”.

E per l'ennesima volta ha ribadito che gli U2 in Italia si sentono a casa: qui anni fa hanno capito cosa volevano diventare veramente e qui 30 anni dopo ritrovano le emozioni che hanno accompagnato la loro età dell'innocenza.