Abbiamo incontrato Briga a Varese Dischi per il suo instore, dove ha regalato momenti emozionanti e toccanti anche ai fan presenti, alcuni fedelissimi e altri che hanno potuto scoprire l’artista grazie alla sua recente partecipazione al Festival di Sanremo.
Briga ha mostrato tutto se stesso sia sul palco dell’Ariston che nei recenti firmacopie e abbiamo potuto constatare quanto in realtà sia molto simile e vicino alla personalità della grande Patty Pravo, sua compagna nell’avventura sanremese. Scopriamo cosa ci ha rivelato in questa nostra intervista.
L’intervista a Briga
D. Raccontaci qualcosa del tuo debutto al Festival di Sanremo.
R. È stata un’esperienza importante perché mi ha dato modo di capire che riesco a gestire delle situazioni di stress emotivo elevate. Si trattava del mio debutto a Sanremo, tra l’altro a fianco di una diva, di un’artista di immenso spessore, e quindi qualsiasi tipo di paura ricollegata alla prestazione e qualsiasi tipo di responsabilità era raddoppiata perché non ero nemmeno da solo. Ho dato una bella risposta a me stesso, è stato un banco di prova importante anche per la mia crescita umana e personale.
D. In realtà, io personalmente, come altri miei colleghi, abbiamo invece avuto la sensazione che tu fossi molto sicuro sul palco dell’Ariston, molto concentrato e deciso, forte e decisamente “dentro il pezzo”.
R. Se è passato questo sono felice ma in realtà, soprattutto la prima sera, ero molto in tensione, sono tanti anni che cerco di lavorare sull’emotività, sulla gestione di un qualcosa che nella vita mi ha sempre un po’ fregato.
D. C’è qualche rammarico relativo alla tua performance sanremese?
R. No, rammarico no perché io non vivo proiettato nel passato e non vivo di rimpianti, sono felice di aver fatto questa esperienza.
Nella mia carriera ho collaborato con dei pilastri della musica italiana e ho portato a casa anche queste bellissime settimane con Patty Pravo, inoltre ho partecipato con questa bellissima canzone che resterà per sempre.
D. Un aggettivo per descrivere Patty Pravo?
R. Una diva, è diva in tutto, come gesticola, quello che dice, ma è anche molto delicata, molto sensibile, è una donna, una vera donna.
D. Cosa ti accomuna a Patty Pravo?
R. Sicuramente mettiamo l’ironia e la leggerezza al centro della nostra vita e questo è stato sicuramente un piano comune sul quale ci siamo mossi sin da subito e ci siamo fatti sempre un sacco di risate. Non abbiamo preso mai sottogamba l’impegno, ma non ci siamo nemmeno mai fatti schiacciare dalla difficoltà della situazione, perché comunque era una situazione difficile da gestire, non tanto il palco di Sanremo in sé, ma la coppia, la canzone, tutto il lavoro che c’è stato dietro alla nostra partecipazione.
D. La canzone si discosta un po’ da ciò a cui hai abituato il pubblico, o è il pubblico che non ha mai notato questo tuo lato così morbido, così poetico?
R. Non si discosta tanto dalla delicatezza con la quale sicuramente scrivo determinate canzoni, ma è per forza lontana dal mio genere, perché comunque Patty Pravo ha il suo stile e non poteva fare un ritornello su un brano Rap, anche se lei è così tanto all’avanguardia che potrebbe fare qualsiasi cosa. A onor del vero Un po’ come la Vita è un brano di Patty Pravo che aveva nel cassetto da un paio d’anni, io poi sono intervenuto e ho cambiato delle cose per giustificare la mia presenza all’interno dello stesso.
D. Poche parole per descrive questo tuo nuovo progetto, l’album Il Rumore dei Sogni, uscito proprio mentre eri a Sanremo?
R. È un progetto che è come un cerchio che si chiude e anche sicuramente una valvola di sfogo, un modo per far capire la mia polivalenza a livello musicale.
Ci sono dei live all’interno, ci sono delle collaborazioni importanti, ci sono degli inediti molto differenti tra di loro e qualche canzone ripescata dai cd precedenti. È sicuramente un disco colorito, come si evince anche a livello metaforico e grafico dalla copertina, volutamente piena di colori perché pieno di colori è l’album.
D. Hai accennato alle collaborazioni presenti nell’album, che sicuramente sottolineano le tue svariate sfaccettature e le tue capacità canore, corretto?
R. Esatto, Il Rumore dei Sogni è una raccolta che ho deciso di lanciare appunto al compimento dei miei 30 anni, perché è la prima volta che mi guardo indietro e traggo un po’ le somme di quello che ho fatto. Ho voluto racchiudere in questa collezione tutte le cose, artisticamente parlando, alle quali sono più legato e appunto tra queste figurano delle collaborazioni importanti, come quella con Antonello Venditti, Tiziano Ferro, Emma Marrone, Gianluca Grignani.
D. Il Rumore dei Sogni è come un nuovo inizio, una spinta verso il futuro?
R. Quello si, senza dubbio perché sicuramente Sanremo ti apre delle grandi possibilità e l’ho immaginato come appunto “un nuovo inizio”. Poi io penso che la musica sia un territorio talmente vasto che sia un po’ stupido rimanere chiusi nel proprio giardino, nel proprio orticello senza sperimentare cose nuove. Ogni tanto ho prodotto dei brani per il mercato, o meglio per l’occasione, però non è il mio modo di fare musica, a me piace fare la musica quando devo esprimere qualcosa. Mi piace mettermi a ragionare e anche cercare di fare qualcosa di diverso rispetto al lavoro precedente.
D. Qual è il rumore dei sogni?
R. Beh, il rumore dei sogni è un rumore che bisogna essere bravi a captare perché a volte è anche silenzioso.È un rumore che si distingue nel silenzio, si distingue in mezzo al casino esterno, quindi siamo noi che dobbiamo, grazie agli strumenti che abbiamo, essere bravi ad usarli e a percepire queste onde sonore.
D. Qualcosa che non ti hanno mai chiesto nelle interviste ma che tu avresti voluto dire?
R. Io non vorrei che la gente non mi chiedesse, vorrei che la gente dicesse, che è diverso, cioè preferirei un confronto. Mi piacerebbe che una persona mi dicesse “questo disco non mi è piaciuto, questa fase non l’ho capita, cosa vuol dire questa cosa qua, perché, eccetera, eccetera". Il problema è che secondo me viviamo in un momento di piattume totale, quindi poi è tutto un po’ superficiale. Vorrei che la gente riconoscesse delle cose in me che altri non hanno.
D. La tua interazione con i fan attraverso i social?
R. A me non piacciono i social, quando interagisco con i fan attraverso questi lo faccio perché so che a loro fa piacere.
Ricollegandomi al confronto di cui ho accennato prima, quando lancio dei botta e risposta nei commenti delle foto sui social, ogni tanto qualcuno fa delle analisi interessanti, c’è ancora qualcuno che va oltre.
Vorrei concludere l’articolo riportando una frase di Briga, importante secondo me e indispensabile per capire che oltre all’artista, al personaggio musicale, c’è una persona che lavora molto su se stesso e non per compiacere i più.
“Con Sanremo io ho vinto una cosa importante, una battaglia personale contro il pregiudizio nei miei confronti. Tanta gente mi ha rivalutato, gli addetti alla stampa per esempio e qualcuno ha anche twittato ringraziandomi, dicendo che grazie a Sanremo ha scoperto la mia musica e si è incuriosito e ha approfondito”.
In questa intervista e grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo, abbiamo potuto scoprire quanto Briga sia in realtà molto vicino a Patty Pravo, nei modi, nell’educazione, nel sentire e trattare non solo la musica, ma anche i fan sinceri e in generale il mestiere di cantautore e artista, che comprende mille sfaccettature e impegni, oltre alle soddisfazioni.
Briga ha messo tutto se stesso in questo nuovo album Il Rumore dei Sogni, tutto da scoprire e capace di mettere in luce le sfumature di una persona, prima che di un artista camaleontico e poliedrico, forse troppo poco riconosciuto dalla critica.
Ricordiamo infine anche l'apertura delle prevendite delle due date di Acustico Tour, i due concerti evento di Briga che si terranno:
il 10 Maggio al Teatro Principe - Milano
il 17 Maggio all'Auditorium Parco della Musica - Roma
I biglietti sono acquistabili in prevendita sul circuito Ticketone (online e nei punti vendita autorizzati).
Oltre ai biglietti standard sono in vendita anche 100 VIP Package a data al prezzo di 60 euro. Il vip pack comprende: miglior posto, ingresso esclusivo per le prove, incontro con Briga per foto ed autografo.
Si ringrazia Briga, tutto il suo Staff e Varese Dischi.
Ph. Marta Colombo
Testo ed intervista di Eleonora Tredici