La solennità della Memoria celebrata il 27 gennaio non può durare un solo giorno ed il film-documentario che ricorda la Shoah della regista americana Roberta Grossman, intitolato "Chi scriverà la nostra Storia", arriva a Rovigo nella Sala Bisaglia del Cinecolonne nelle sere del 6 e 7 febbraio. Un appuntamento importante per chi voglia comprendere meglio che cosa fu l'Olocausto in un'opera cinematografica che è stata tratta dai diari segreti di un gruppo di intellettuali ebrei il cui impegno fu trascrivere con carta e penna ciò che ogni giorno vedevano nel ghetto di Varsavia, dall'occupazione tedesca della città del 1939 fino alla liberazione da parte dell'esercito sovietico del 1945.

Furono 450mila gli ebrei rinchiusi nel ghetto, 80mila morirono di tifo e fame e a migliaia finirono nei campi di sterminio.

Grossman ed il coraggio del genere documentaristico

"Chi scriverà la nostra Storia" è una ricostruzione cinematografica molto delicata e complessa che fa incontrare piani contrapposti. I tedeschi erano soliti filmare e fotografare molto spesso gli ebrei del ghetto per ritrarli nelle loro condizioni di sporcizia e miseria e dimostrare che la repressione nazista fosse giusta. Alcuni di questi filmati originali ed inediti sono inseriti nel film, mentre i dialoghi recitati degli attori sono ricavati dai testi di un circolo di intellettuali ebrei, storici, giornalisti, economisti, poeti, che in punta di penna resistevano alle armi dell'odio e dei massacri.

Non volevano consegnare alle generazioni future il punto di vista del Reich sulle loro vite, ma intendevano testimoniare la storia con i loro occhi. L'archivio segreto, ritrovato e recuperato alla fine della guerra, denominato in codice "Oyneg Shabes" (Gioia del Sabato in lingua Yiddish), fu creato e diretto dallo storico Emanuel Ringelblum con l'aiuto della giornalista Rachele Auerbach.

Furono loro due ad organizzare i soccorsi nel ghetto con centri di accoglienza ed una cucina, unico fronte insufficiente contro la fame. "Giudeo" nella propaganda hitleriana era sinonimo di negatività da debellare e per questo gli ebrei furono privati dei loro averi, i loro conti bloccati, i loro spostamenti impediti. In una realtà in cui abiti ed oggetti, segno di un lontano benessere, venivano svenduti al mercato nero per procurarsi il cibo, una bambina di 8 anni poteva essere arrestata dalla polizia perché indossava ancora vestiti eleganti.

Roberta Grossman ha definito i diari segreti "La più importante storia sconosciuta sull'Olocausto".

Rachele Auerbach al processo contro Eichmann

Fu Auerbach a deporre nel processo contro il criminale nazista Adolf Eichmann e le sue parole provenivano dai testi dell'Archivio Segreto. Non è facile tenere accesa la coscienza sui fatti accaduti durante la Shoah che il film racconta, come lo stupro ordinato dalle guardie naziste sotto la minaccia delle armi a giovani ebrei contro le loro amiche ebree, oppure gli scempi compiuti dalla polizia ebraica, al servizio del Reich pur di salvare la pelle, contro i loro stessi connazionali durante la Grande Deportazione del giugno 1942. Lo sterminio fu anche demolizione psicologica, annichilimento di identità ed appartenenze.

Per queste ragioni "Chi scriverà la nostra Storia" è un film che reintegra i valori dei legami comunitari, tipici del popolo ebraico, nei brandelli di una violenza inaudita, che insegna il valore del bene, della ragionevolezza, della razionalità contro la follia della sopraffazione.