La Parsons Dance ha fatto tappa al Teatro Sociale di Rovigo il 27 febbraio in occasione del tour che sta toccando varie città italiane. Si tratta della compagnia di danza fondata a metà degli anni Ottanta dal geniale ed irruente coreografo statunitense David Parsons che, in oltre trent'anni di attività, ha raggiunto ogni angolo del mondo, esibendosi in più di 440 città e in importanti teatri e festival, dal Kennedy Center al Teatro Municipal di Rio de Janeiro, passando per La Fenice di Venezia.

Rovigo ha sancito il suo tributo ad uno stile coreografico che sprigiona energia, comunicando positività e gioia di vivere.

La circolarità sembra essere il punto d'innesto di un vortice di movimenti che si propaga con le sottolineature della ricerca di armonie ed unità. La danza di Parsons somiglia ad un sintomo artistico di un'indagine antropologica in cui il singolo è immerso nella pulsazione primordiale della vita e si inarca nell'incontro con i suoi simili.

Simmetrie, specularità, elevazione

Nelle creazioni di Parsons non c'è indugio seduttivo, ma le sequenze della danza risultano attrattive per l'intensità del gesto che si combina di simmetrie e rimandi speculari, in un esito che attraverso l'immanenza corporea del passo raggiunge, a tratti, l'elevazione contemplativa. Fra i brani interpretati, il noto e applauditissimo "Caught" sulle musiche di Robert Fripp, ma anche "Round my world" e "Hand dance".

Una componente essenziale della performance è il disegno delle luci di Howell Binkley, artista vincitore di premi prestigiosi, che miscela il buio della scena con bagliori luminosi in un'intermittenza che plasma gli opposti e sembra scandire ritmi naturali. L'utilizzo dell'effetto stroboscopico, inoltre, esalta il mistero delle acrobazie, facendo apparire i corpi sospesi nell'aria.

Uno spettacolo che si potrebbe definire "magico", ma che non punta tanto allo stupore, quanto piuttosto alla celebrazione della vita e del suo moto continuo. Il virtuosismo dei ballerini Elena D'Amario, Zoey Anderson, Justus Whitfield, Deidre Rogan, Shawn Lesniak, Henry Steele, Joan Rodriguez, Madelaine Parrish, diviene leggerezza sorprendente.

Le musiche si disciolgono in sintesi che includono Rossini e Mozart, il jazz di Phil Woods e Miles Davis con la morbidezza delle sonorità brasiliane di Milton Nascimento.

Ispirazione post-moderna per emozioni senza tempo

Una danza energica, atletica e corale, innervata di carattere post-moderno "made in Usa" che coinvolge lo spettatore per trasmettere l'emozione del ballo come condivisione ed attitudine innata. Parsons Dance incarna un'indole genuina che incanta il grande pubblico con la forza di una serie lunghissima di premi e riconoscimenti internazionali. Le coreografie ricordano da una parte la ieraticità delle avanguardie teatrali, dall'altra l'empito dirompente di "musical" da Oscar come "7 spose per 7 fratelli". Una fusione originalissima che supera il tempo e mette al centro il cuore delle emozioni.