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Nel disco ci sono tante collaborazioni, molto varie. Sono artisti molto diversi tra loro e c'è quasi tutto quello che si può trovare nel panorama Rap italiano di oggi, fatta eccezione per la trap. Vorrei una battuta su ognuno di loro.

Io sono molto fiero di avere questa varietà di collaborazioni nel disco, perché vuol dire avere il rispetto e la stima di artisti diversissimi tra loro, quindi esponenti del mainstream come della vecchia scuola. Per questo devo ringraziare la mia musica, non certo le mie doti da PR.

Io non sto a Milano, sto in Sardegna e vedo i colleghi in pochissime occasioni.

Ovviamente devo ringraziare anche i social perché, rispetto a 10 anni fa, ti danno la possibilità di collaborare anche a distanza. Però, le collaborazioni sono tutte frutto del fatto che la mia musica piace ai colleghi, la musica è il fulcro di queste collaborazioni e per questo mi sento sia fiero che fortunato.

Non c'è un artista trap, anche se ci sono alcuni esponenti di questa nuova wave che mi piacciono, però non li conosco proprio. Non ho chissà quali rapporti neanche con i rapper che hanno partecipato al disco, non sono miei fratelli – poi io ho un concetto di amicizia molto profondo e non uso questa parola a caso – però questi nuovi non li ho proprio mai conosciuti.

Mi piace molto Ernia, mi piace molto Izi, mi piace Rkomi. Altri invece mi piacciono meno o non mi piacciono proprio. In ogni caso non escludo che in futuro possa nascere qualcosa, anche loro hanno dimostrato di poter stare bene anche su basi non trap.

Tra le collaborazioni mi ha fatto molto piacere la tempestività di Emis Killa, che è uno che potrebbe tirarsela veramente tanto, invece è una persona d'oro, una persona vera.

Appena ha ricevuto la base e la mia strofa si è chiuso un'ora e mezzo nel suo studio e ha registrato subito la sua. E' una cosa molto rara, a volte per le collaborazioni passano mesi prima che l'altro finisca la strofa.

Lui in quel pezzo sta benissimo, sembra quasi una traccia sua quando entra, si sente che è casa

Mi fa piacere che lo noti.

E' vero che io i colleghi non li incontro spesso, però quelli con cui collaboro li ascolto molto. Uno magari non lo direbbe, ma Emis Killa lo seguo e lo stimo veramente dagli inizi, da quando vinceva le battaglie di freeestyle e faceva i mixtape, quando non era famoso. Già ai tempi pensavo che sarebbe andato lontano, ha cambiato le regole del gioco, anche solo per come si presentava ai contest di freestyle.

Con me sfondi una porta aperta, lui ha cambiato le regole in un momento in cui era tutt'altro che facile, il suo stile era fuori dai canoni del rap italiano di 10 anni fa. Non si sottolinea spesso: ma se è riuscito a incidere così tanto è perché tecnicamente era ed è fortissimo

E' devastante.

Infatti io, avendo ascoltato anche tanti suoi brani conscious, mi sono detto: 'Voglio fare un pezzo con Emis che sia così'. Lui ha apprezzato quel beat, perché gli piace andare su bpm così sostenuti. Queste cose fanno la differenza, quando conosci la discografia dell'artista con cui collabori ovviamente le cose vengono meglio.

Un altro aneddoto interessante è sicuramente quello del feat con Inoki. Stavo a rispondendo tramite stories a delle domande dei fan, e ad un certo punto mi hanno chiesto come vedevo un feat con Inoki. A quel punto l'ho taggato, lui ha risposto chiedendomi a sua volta la mia disponibilità. Io ho detto di sì, anche se in passato, non tutti lo sanno, lui aveva avuto un piccolo problema con me.

Ai tempi di 'Foga' ? Quando criticò 'Flusso di incoscienza' ?

Esatto. Abbiamo deciso entrambi di lasciarci questa cosa alle spalle. C'è stima reciproca, l'importante era solo chiarirsi.

Quando hai iniziato ad annunciare i featuring, in molti tra i tuoi fan hanno ripetutamente invocato il nome di Rancore. Secondo te come mai la richiesta è stata così insistente ?

Svelo questa cosa tranquillamente. L'idea che avevo era quella di avere sia Rancore che MezzoSangue, nella stessa traccia.

Avreste fatto il panico

Sì, perché siamo affini, ma poi ognuno di noi ha le sue peculiarità, sia a livello timbrico che narrativo. Proprio per questo secondo me sarebbe uscita una traccia fighissima. Avrei voluto ospitarli in Graal.

Purtroppo abbiamo avuto dei problemi a livello di tempistiche. Per ora è andata così.

In questo senso dovremmo prendere esempio dalla nuova wave, collaborano spesso tra di loro, e questo è un punto di forza. E' una cosa che noi artisti un po' più di nicchia facciamo meno, e secondo me sbagliamo. Quanto sarebbe bello fare un disco, anche solo un EP, magari con En?gma, MezzoSangue e Rancore ?

Anche solo annunciandolo creereste un hype pazzesco

Sì, farebbe il delirio. Non è un peccato parlare di marketing in questo senso. Tanti hanno creato la propria fortuna su questi aspetti qui, pur avendo magari meno qualità.

Mi hai fatto vere in mente una tua vecchia intervista, ai tempi di Shardana, parlavi di veri e propri errori di marketing nella promozione.

Senti di aver fatto un upgrade in questo senso ?

Bhe, noi non abbiamo degli analisti o dei social media manager. Sbagliamo ancora e sbaglieremo pure per questo disco, sicuramente. Però qualche passo avanti l'abbiamo fatto, ti faccio un esempio: riportare me in copertina, proprio come figura umana, non disegnata, è stata una scelta accurata, e mai come prima la scelta di una copertina di un mio album era stata così apprezzata.

Continuiamo comunque a fare degli errori, ma siamo sempre più soddisfatti anche da questo punto di vista. Kaizén è fondamentale pure in questo senso, perché fa tanto sia a livello burocratico che manageriale. La nostra forza è che non deleghiamo a nessuno, è tutto in mano a noi.

Cosa ti aspetti da questo disco a livello di riscontro del pubblico ? Parlo proprio di streaming e vendite

Fare previsioni è difficile. Quello che so è che da 'Indaco' in poi c'è stata sempre una crescita, questo è un dato che non posso ignorare, e quindi non posso non aspettarmi un'ulteriore crescita per questo disco, che oltretutto ritengo il più completo della mia carriera.

Ogni disco lo considero migliore del precedente, sono cresciuto sul piano lirico e c'è un' evoluzione a livello musicale. Purtroppo non sono un tipo da exploit, la mia crescita è sempre stata graduale, quindi non ho mire eccessivamente espansionistiche. Però non nascondo di essere ambizioso, voglio che la mia musica arrivi a più persone possibili.

Dal punto di vista lirico ti ho sempre visto come un rapper molto italiano, nella miglior accezione del termine. Parlo dell'accuratezza del linguaggio e del vocabolario, oltre che della quasi totale assenza di stilemi che di solito vengono presi a piene mani dagli Stati Uniti. Tu sfrutti al meglio la lingua italiana, fai emergere delle armi comunicative dell'italiano che altri rapper sembrano ignorare completamente. Ti ritrovi in questa descrizione ?

E' la mia cifra stilistica. E' vero che l'inglese, lo slang americano, viene riconosciuto come più musicale, come magari il dialetto napoletano, vista la grande quantità di parole tronche. Ma credo che la lingua italiana da questo punto di vista venga molto sottovalutata.

Nel vocabolario italiano ci sono delle singole parole che riescono a racchiudere benissimo un concetto, che non hanno sempre corrispettivi nell'inglese.

Credo che l'italiano sia molto più funzionale di quanto si creda. Io sono contento di fare così, poi non nego che nel corso degli anni sono andato anche a cercare di coniugare al meglio il discorso della musicalità, perché ovviamente è molto importante quello che dici, ma se non lo dici in maniera musicale, non verrà recepito bene neppure il messaggio che vuoi far passare, parliamo sempre di musica.

Tempo fa, durante un'intervista per Hip Hop Tv, avevi fatto una dichiarazione abbastanza critica su quanto essere inserito o meno in determinate playlist di Spotify possa determinare il successo di un brano.

Salmo era intervenuto su questa tua affermazione, definendo le tue parole come 'Un discorso da rosicone'. Senza dover per forza rispondere a lui, cosa ti senti di dire a chi critica quella tua affermazione ?

Io parlai delle playlist, poi Wad mi chiese se la soluzione potesse essere un algoritmo. Ma io non ho la soluzione, come non l'avevo allora, altrimenti l'avrei già data, non credo certo sia un algoritmo. Salmo, nel suo commento, a cui non ho risposto perché non mi interessa entrare in polemica con lui, aveva tirato in mezzo le classifiche, dicendo che ci sono artisti che finiscono in classifica senza aiuti di nessun tipo, ma io avevo parlato semplicemente di playlist, non di classifiche.

Credo non abbia ascoltato bene quello che ho detto nell'intervista: ho parlato solo di playlist, non ho parlato né di algoritmo, perché lo ha citato Wad, né di classifiche. Detto questo, secondo me negare che un artista in major abbia determinate agevolazioni da questo punto di vista, oggi come oggi credo sia abbastanza folle. Perché è un dato di fatto, sono usciti diversi articoli al riguardo. C'è un pezzo di Wired, quindi non di Novella 2000, che spiega benissimo qual è l'influenza che una major può avere nei confronti delle playlist di Spotify. Poi ovviamente ci sono artisti che finiscono comunque in classifica, benissimo.

Io non dissi quelle cose perché volevo entrare in certe playlist, molto semplicemente perché io in quelle playlist ci ero già entrato. Le cose però vanno fatte notare comunque. Ripeto, io parlo da artista che in quelle playlist ci era già finito, è qui che viene meno il discorso del 'Rosicone'. Io però le cose le faccio notare ugualmente, perché ci sono artisti che meriterebbero quello spazio e non ci arrivano.

Il tour di En?gma: date in continuo aggiornamento

venerdì 12 aprile - Ex Magazzini - Roma

sabato 13 aprile - Legend - Milano

sabato 4 maggio - Magazzino 47 - Brescia

venerdì 10 maggio - UniFight Fest - Firenze

sabato 11 maggio - Pedro Padova

sabato 18 maggio - Tropical - Porto Torres (SS)

venerdì 31 maggio - Fabrik - Cagliari

venerdì 14 giugno - Rap Fest - Chiari (BS)

sabato 15 giugno - secret party - Alba (CN)

giovedì 27 giugno - Portofranko Festival - Castel Bolognese (RA).