La Sicilia regala sempre grandi emozioni e non perde occasione per far mostra delle sue eccellenze. Ancora una volta Palermo diventa protagonista di una designazione da parte della commissione Unesco che, lo scorso 3 luglio, l'ha proclamata città educativa.
La Sicilia e l'Unesco
Regione italiana con il più alto numero di riconoscimenti, la Sicilia vanta ben sette siti eletti come "Beni Patrimonio dell'Umanità", inseriti nella World Heritage List: si tratta di designazioni assegnati dall' Unesco a determinate località che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza, per la cultura e per l'Ambiente.
Le prime designazioni, in Sicilia, risalgono al 1997
- la Valle dei Templi e la Villa Romana del Casale
- le isole Eolie
- le città tardo barocche della Val di Noto
- Siracusa e Pantalica
- il monte Etna
- il percorso Arabo-Normanno di Palermo, insieme alle cattedrali di Cefalù e Monreale (2015)
Ma chi di storia se ne intende, non si stupirà di certo di trovare anche Palermo tra le città della World Heritage List, dato il suo immenso patrimonio artistico e culturale arabo e normanno, emblema di convivenza, interazione e interscambio culturale, avvenuto nel corso di diversi secoli.
Palermo tra le Learning Cities: di cosa si tratta
Le Learning cities sono le "città che apprendono", promuovendo l'apprendimento per tutti.
Quindi nella Rete Mondiale delle learning cities, secondo le condizioni stabilite dall'Unesco, rientrano tutte quelle città che mobilitano, migliorano, facilitano, rivitalizzano, estendono e promuovono la cultura, seguendo quindi delle logiche che innanzitutto puntano all'inclusione sociale e allo sviluppo economico.
In Italia le "città educative" fino ad oggi erano solo due: Torino nel 2016 e Fermo nel 2018, ma dopo oggi la lista si allunga, perchè anche Palermo è diventata una città educativa.
L'annuncio giunge dal sindaco Leoluca Orlando, durante l'incontro presso la Villa Niscemi in occasione del quarto anniversario per la proclamazione del Percorso Arabo Normanno come Bene Unesco. Durante l'annuncio il primo cittadino si è detto "commosso e orgoglioso del lavoro culturale" svolto nel capoluogo siciliano e, insieme al direttore della Fondazione Unesco Sicilia, Angelini, ha illustrato i programmi per il futuro: tra cui l'iniziativa "Settembre UNESCO".
Le linee di intervento si pongono dunque come obiettivi quelli di promuovere e stimolare l'incontro con l'Altro, tra le culture e comunità: un tema "caldo" delle ultime settimane, che lascia pensare quindi che questa nuova proclamazione cada "a pennello" nella riflessione culturale e sociale dei nostri giorni.