Il libro è considerato un grande classico della narrativa inglese. Si intitola "Foglie cadute" (Fazi Editore, pag. 480) e arriverà nelle librerie il 29 agosto 2019. L’autore è Wilkie Collins, classe 1824. È un personaggio dal look – e non poteva essere diversamente – tipicamente ottocentesco. Questo autore è ricordato per la sua cospicua produzione letteraria di marca fantastica. Ma, ancor più, la sua presenza nella storia della letteratura mondiale è legata al genere poliziesco. Infatti, da molti è indicato come uno dei padri indiscussi di questo tipo di narrativa.

Fra i suoi romanzi sono compresi titoli come “The Woman in White”, pubblicato nel lontano 1959 in Italia, come “La donna in bianco”; nel 1968, mentre infuria la rivoluzione culturale, esce “The Moonstone”, ovvero “La pietra di Luna”. Il cinema non sta a guardare e, dalla sua produzione, estrapola storie che si animano sullo schermo con lo stesso vigore presente sulle pagine scritte.

La trama del giallo

Le parole di Wilkie ruotano intorno a una storia che tratta di buona educazione ed educazione arrogante. Paradossalmente, a rappresentare i giudici giusti e laboriosi, sono le figure appartenenti alla seconda tipologia, quella degli arroganti. Il fatto è che Amelius Goldenheart, ingenuo protagonista del libro, è condannato all’esilio.

Quindi, dalla comunità che lo ha visto nascere – la Comunità Cristiana di Tadmor nell’Illinos – è inviato a Londra, dove tutti sperano che ci resti e che sconti il suo ‘peccato’. La sua colpa è quella di avere avuto una relazione illecita con una donna accasata e più matura. Nell’ambiente londinese conosce una giovane che è stata adottata dal ricco e disonesto John Farnaby.

La loro relazione è malvista. Comunque, il protagonista riesce a farsi promettere la frequentazione della sua amata. Ma in cambio deve risolvere un rebus rappresentato da una giovinetta scomparsa: la figlia del perfido John.

Valori occidentali

Vale la pena soffermarsi sull’incipit della narrazione di Collins. Il fatto è che il protagonista è costretto a muoversi verso Londra a causa di un motivo preciso.

Legato ai valori del tempo, quelli della civiltà vittoriana. Oggi si è nel terzo millennio. Magari, più o meno ottimisticamente, le ragioni che condannano all’esilio Amelius Goldenheart potrebbero essere sentite come superate. Insomma, oggi sarebbe ancora possibile costruire un plot narrativo basato su una relazione illecita tra un giovane e una signora più matura? Probabilmente, no. I concetti del lecito e dell’illecito si sono abbastanza evoluti. Tuttavia, è bene aver chiaro che, pur avendo superato l’epoca vittoriana e il bon ton che dovrebbe regolare le relazioni umane, altri argomenti insidiano la società. Si va dal cinema di dubbio valore artistico ai messaggi televisivi pronti a vendere gadget inutili; e poi l’edonismo esibizionista; l’egoismo; il consumismo; etc.