Catherine Deneuve ha aperto le danze della prima giornata del Festival del Cinema di Venezia. La star è salita sul red carpet, insieme alla rappresentanza de La verité, pellicola che l'ha vista protagonista con Juliette Binoche.

Oltre a loro, sono tante le star che hanno sfilato davanti al celebre Palazzo del Cinema. Tra queste Mel B delle Spice Girls, Sandra Milo assieme al compagno Alessandro Rorato, l'attrice Isabella Ferrari, il regista giapponese Hirokazu Kore-eda.

Ad accogliere gli invitati nella Sala Grande, la madrina della 76esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, Alessandra Mastronardi.

L'attrice di origini partenopee ha emozionato i presenti con il suo discorso che parla della sua passione viscerale per la Settima Arte.

La verité di Kore-Eda recensione: racconto e tematica del film

Grande entusiasmo nella Sala Grande alla conclusione della proiezione de La veritè, pellicola che ha aperto la 76esima edizione della Mostra del cinema di Venezia, diretta dal produttore giapponese Hirokazu Kore-Eda.

Il film è il racconto di un rapporto contrastante tra Fabienne, un'attrice di grande fama (impersonata da Catherine Deneuve) e la figlia Lumir (impersonata da Juliette Binoche), che fa la scrittrice di mestiere. I vecchi dissapori e rancori tra le due sembrano svanire nel corso degli anni, fino a quando la giovane Lumir decide di pubblicare la sua autobiografia, fatta di ricordi, dolori e malintesi mai dimenticati.

La verité è un film che ha incantato il pubblico e la critica per la sua capacità di scrutare i rapporti umani e i deboli equilibri familiari rendendo comune l'unicità della situazione: la scelta di Fabienne di ritenere il cinema la sua vita, anche andando contro agli affetti dei suoi cari. Una condizione che può raccogliere dentro di sé tante situazioni personali, permettendo dunque agli spettatori di sentirsi parte integrante del film.

Inoltre, la pellicola è stata molto acclamata per il suo spirito brioso, reso prossibile dalla disinvoltura nell'intepretazione da parte della Deneuve: spedita, sicura e coinvolgente. Accanto alla storica diva del cinema francese, ha convinto anche la più giovane Juliette Binoche, capace di rendere eccezionali le sue intepretazioni con la sua raffinatezza e grande professionalità.

Alessandra Mastronardi: 'Il cinema è l'arte delle prime volte'

Alessandra Mastronardi ha dato il benvenuto alla 76esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, facendo un emozionante discorso sulla "prima volta" nella vita.

La Mastronardi ha voluto parlare della sua prima volta come madrina della celebre Mostra e come attrice: "Il cinema è l'arte delle prime volte perché rende tutto irripetibile". Poi, ha aggiunto: "Ognuno di noi ha un'emozione forte perché il cinema deve parlare un linguaggio universale privo di pregiudizi, deve farci amare i nostri limiti e le nostre inadeguatezze in una società dove non esiste tempo per gli sbagli, in cui dobbiamo sempre essere primi dimenticando la nostra umanità".

Infine, l'attrice partenopea ha lanciato un insegnamento di vita, dichiarando che non bisogna temere le prime volte e che, per riuscire ad ottenere qualcosa di nuovo, occorre fare qualcosa che non si ha mai fatto.