La testa pensante del progetto "Keaton", la Scuola al Cinema on demand, è Unisona, la Società che già da alcuni anni sui temi di pace, legalità, Costituzione, organizza le videoconferenze in diretta satellitare con gli interventi di Gino Strada, Gherardo Colombo, Roberto Saviano e la partecipazione simultanea di migliaia di studenti riuniti nelle centinaia di sale cinematografiche presenti sul territorio nazionale e aderenti alle iniziative. Quest'anno sono già più di 40mila gli allievi delle scuole superiori che seguiranno le dirette live fra ottobre e novembre.

Un simile successo è tracimato nel 2018 nel proposito di un'altra salda programmazione per la didattica scolastica imperniata nella piattaforma "Keaton.eu" dedicata, in sintonia con il Piano Nazionale Cinema per la Scuola di Miur e Mibac, ai films e alla vocazione del Cinema ad essere un grande strumento di comunicazione e di racconto della realtà nelle pieghe più radicate e vive dei temi di attualità. Ecco perché Unisona da "keaton.eu" ha estrapolato una Guida uscita il 17 settembre che raccoglie titoli di films da abbinare ai percorsi didattici secondo le aree tematiche discrezionalmente prescelte dagli insegnanti per le loro classi nelle scuole di ogni ordine e grado.

Film da vedere nell'empatia del grande schermo

La Guida Matinèe Keaton 2019-2020 è stata presentata dal Presidente del Centro Studi Cinematografici Giancarlo Zappoli che per dar risalto al valore di un'esperienza completa al cinema davanti al grande schermo ha indicato un immenso paradigma artistico, Leonardo Da Vinci, del quale quest'anno ricorre il quinto Centenario della morte.

Per questa ricorrenza le Poste Vaticane hanno emesso un francobollo che riproduce il quadro del genio toscano raffigurante San Girolamo. "La tavola del dipinto conservato nella Pinacoteca Vaticana misura 103x35 cm. - ha spiegato Zappoli - e dovremmo domandarci se la riproduzione in un francobollo possa suscitare lo stesso impatto visivo ed emotivo.

Non possiamo che ammettere che le nostre reazioni davanti all'immagine rimpicciolita o alla tela originale non sono paragonabili. Oggi assistiamo ad una trasformazione della percezione visiva dovuta al fatto che i mezzi di cui disponiamo ci spingono a ritenere che un film visto nello smartphone sia la stessa cosa del grande schermo. Si tratta quasi di una modificazione genetica della ricezione o di un'anestetizzazione dovuta all'uso quotidiano e alla diminuita capacità di distinguere".

A titolo di esempio, nelle grandi città la frenesia delle corse giornaliere si attutisce nei vagoni dei "sogni underground", le metropolitane dove un numero smisurato di persone si concentra per sfrecciare nelle direzioni delle proprie mete e dove ciascuno entra in relazione diretta ed univoca con il proprio telefonino nell'ipertrofia di video ed immagini.

"Si ispessisce il solipsismo indotto dall'utilizzo dei media - prosegue Zappoli - e questa tendenza dovrebbe essere arginata dalla scuola nei percorsi educativi e formativi secondo le opportunità offerte dal Piano Nazionale Cinema per la Scuola varato dal Miur e dal Mibac".

Nella grotta delle immagini come i nostri antenati

Cave of Forgotten Dreams è un film di Werner Herzog del 2010 che mostra in 3D le pitture rupestri della grotta di Chauvet Pont D'Arc nella Francia meridionale. La narrazione tridimensionale dilata immagini molto antiche risalenti presumibilmente a 30mila anni fa e all'epoca del Paleolitico Superiore. L'ossessione delle immagini pervadeva già i nostri antenati che alle pareti della roccia avevano tracciato contorni di animali e belve, ma quel che stupisce è che i segni impressi appaiono in movimento attraverso la sovrapposizione e giustapposizione di immagini successive.

L'osservatore non vede figure statiche ma coglie delle scene con un senso di dinamismo ed accadimento, qualcosa di molto simile al Cinema composto da "cineasti" remoti.

Per tornare a Leonardo, i critici d'arte sono concordi nel ritenere che la relazione fra luce ed ombra sia un tema centrale della riflessione leonardesca e che con il buio sullo sfondo del dipinto Da Vinci accendesse il rilievo dando un'anima alla pittura. Lo stesso intreccio del chiarore della proiezione nella densità più scura della sala cinematografica ritaglia e riempie le emozioni. La Guida di Keaton pertanto è uno strumento utile ai docenti per selezionare i film e le tematiche d'interesse secondo le previsioni degli spunti didattici del Miur che stabiliscono testualmente che "il Cinema contribuisce alla comprensione critica del presente" e che "mentre ci sono epoche che hanno espresso se stesse con la musica, la danza, la poesia o la letteratura, il nostro tempo ha espresso se stesso prima di tutto attraverso il Cinema, la televisione, i media audiovisivi".

Giancarlo Zappoli ha concluso affermando che "Il cinema a scuola mette in raccordo l'occhio perché la qualità estetica di un film si trasmette nella giusta dimensione, il cuore, perché in sala si possono confrontare le emozioni insieme ai propri coetanei, il cervello perché gli insegnanti hanno modo di accendere la riflessione dei ragazzi senza trasformare il cinema in una ulteriore materia".