Il fenomeno Zerocalcare ormai è diventato un evento consolidato e certo. L’uscita dei Libri del noto fumettista romano - all'anagrafe Michele Rech - è sempre un evento atteso per gli amanti di fumetti e non solo.

Il nuovo libro di Zerocalcare, La scuola di pizze in faccia del Professor Calcare, uscito lo scorso 21 ottobre ed edito da Bao Publishing, è una raccolta di tre differenti racconti collegati tutti dalla volontà dell’autore di raccontarsi, e per farlo l’autore ha bisogno di diverse storie e situazioni perché solo una forse non basterebbe.

Un umorismo graffiante senza peli sulla lingua

L’originalità comunicativa dei personaggi è sicuramente uno dei motivi che spiegano l’enorme successo dei suoi libri, infatti grazie a questa i lettori facilmente possono sentirsi in sintonia con i protagonisti delle storie. Per originalità comunicativa non si intende solo l’utilizzo del romanesco, ma la grande capacità dell’autore di spogliare i contenuti da fronzoli comunicativi inutili per arrivare dritto al punto e quindi all’essenza del messaggio che l’autore vuole far arrivare. Messaggi che sono tutt’altro che facili da comunicare, come l’antirazzismo, l’uguaglianza di genere e le diseguaglianze sociali, insomma un malessere generale della società, che porta solo a un insieme di “macerie”, come le chiama Zerocalcare in uno dei suo libri precedenti.

La prima parte del nuovo libro è dedicata ai lavori che Zerocalcare ha svolto per varie riviste, concentrandosi in questa sezione soprattutto su avvenimenti della quotidianità. Tutt’altro che scontati, perché sono proprio questi a formare il carattere e la personalità di ognuno, ricevendo le prime "pizze in faccia" da quella che l’autore chiama nel libro la Sacra Scuola dei Grilli Parlanti Pontificanti.

Nella seconda parte del libro fuoriesce la personalità dell’autore attivo e interessato alle dinamiche socio-politiche che lo circondano. Un attivismo fatto di arte che rende il collegamento tra trama e contenuto un rapporto inversamente proporzionale. Tanto è semplice la storia e comprensibile a tutti, tanto il contenuto dietro è grande per importanza e complessità.

Infine l’ultima parte è dedicata alla raccolta di storie che il fumettista ha fatto per BestMovie, recensore di film e serie TV e la sua esperienza personale al Festival di Venezia.

Seppure Zerocalcare in tutte le sue raccolte sia sempre presente come protagonista delle proprie storie, in questo libro, l’autore e il protagonista dei fumetti quasi non si distinguono più. L’autore si racconta, ma non attraverso esperienze intime del proprio vissuto, bensì attraverso la descrizione dei suoi interessi che lo portano a confrontarsi con la realtà sociale dei nostri tempi. Per tale motivo quello che il professor Calcare fa nel testo è uno sfogo nel quale gran parte dei lettori potranno riconoscersi.