Negli ultimi giorni del 2019 due classifiche, stilate da altrettanti noti magazine musicali, hanno innescato accese discussioni tra gli appassionati di Rap italiano. La prima è quella di Esse Magazine, relativa ai migliori performer dal vivo, che vede Gué Pequeno al primo posto, circostanza questa che ha suscitato i commenti ironici di Clementino e Salmo.
La seconda non è invece una vera e propria classifica, si tratta infatti di una lista, inclusiva – almeno nelle intenzioni degli autori – dei più importanti dischi di rap italiano pubblicati nel decennio appena concluso.
L'elenco di Rolling Stone non include alcun album di Emis Killa, che ha quindi deciso di criticare l'operato del noto magazine musicale, sottolineando inoltre l'assenza di altri nomi importanti, come i Club Dogo (la lista include soltanto un album di Gué Pequeno da solista) e Noyz Narcos.
I dieci dischi di rap italiano più importanti del decennio secondo Rolling Stone
Questi i 'dischi rap del decennio' decretati da Rolling Stone:
- 2010: Controcultura, Fabri Fibra
- 2011: Il ragazzo d’oro, Gué Pequeno
- 2012: Sienzio, Rancore e DJ Myke
2013: Danger, Nitro
- 2014: ORCHIdee, Ghemon
- 2015: Beats & Hate, Egreen
- 2016: Hellvisback, Salmo
- 2017: Album, Ghali
- 2018: Rockstar, Sfera Ebbasta
- 2019: Persona, Marracash
'Non ci sono i Club Dogo e non c'è Noyz Narcos, però avete messo Ghemon, Rancore ed E-Green'
Durante la notte di capodanno, per la precisione verso le quattro del mattino, Emis Killa – che negli ultimi giorni del 2019 si è reso protagonista anche di un'altra polemica, relativa ai guadagni dei rapper – ha deciso di contestare pubblicamente la scelta fatta da Rolling Stone, queste le sue parole:
"Buon 2020 a tutti, volevo fare anche io una polemica di capodanno, dopo che ho visto che tutti si erano lamentati per le classifiche di Esse Magazine, su cui io però non ho niente da dire, perché non mi interessa granché.
Su google mi è comparso un articolo di Rolling Stone, in cui vengono citati i dischi di rap italiano più importanti degli ultimi dieci anni. Ho notato con stupore che 'L'Erba Cattiva', un disco che sicuramente è servito parecchio alla crescita di questo genere, non è citato. Non viene citato neanche un disco dei Club Dogo, e non c'è neppure un disco di Noyz Narcos.
Però avete messo Ghemon, Rancore, ed E-Green, per carità è tutta gente che rispetto, ma non credo che siano stati fondamentali più di quanto lo siamo stati noi. Non so neanche chi lo abbia scritto l'articolo, ma cosa avete in testa? La me....
Questo è il motivo per cui non mi piacciono i critici musicali, perché è gente che non capisce nulla.
[...] Se parliamo dei dieci album più influenti di ogni anno dal 2010 al 2020, tu, che scrivi l'articolo, 'L'Erba Cattiva' di Emis Killa lo devi mettere dentro. [..] Anche Ghali e Sfera Ebbasta, che sono nella lista, sono due che stimo umanamente e artisticamente, ma sicuramente non sono più rap di me. Ci tengo a precisare che sono in pace con tutta la scena, altrimenti poi faranno i titoloni tipo 'Emis Killa contro tutta la scena', non ho problemi con nessuno, sono benvoluto e in pace con tutti, ma questi articoli sono sbagliati".