Junior Cally sarà uno dei concorrenti in gara nella prossima edizione del Festival di Sanremo. La notizia ha rapidamente incrementato la popolarità del rapper originario di Fiumicino (Roma), che di colpo è diventato oggetto dell'attenzione di molti utenti online che, non conoscendolo, ormai da giorni si domandano chi sia.

'Chi è Junior Cally?'

Si è andato così a creare una sorta di tormentone social, ed anche lo stesso artista ha deciso di scherzarci su, tant'è che al momento l'immagine del profilo della sua pagina Instagram è una scritta che recita 'Chi ca...

è Junior Cally?'.

L'ulteriore popolarità non sembra però aver modificato le abitudini social dell'artista laziale, che ieri ha risposto via Instagram ad una domanda di un suo supporter che lo aveva interpellato relativamente a quanto la fama abbia cambiato la sua vita. Come spesso gli capita di fare, Junior Cally non si è limitato ad una risposta rapida, preferendo invece cogliere la palla al balzo per approfondire altre tematiche, concedendosi anche qualche frecciatina ad alcuni colleghi, descritti come 'rapperini'.

'Volare basso non vuol dire non andare lontano'

"Sì, il successo ha cambiato qualcosa in me, inutile prenderci in giro – ha spiegato il rapper – poi con voi sono stato sempre sincero.

Il successo ti cambia, è inevitabile. Il problema non è il successo, ma chi finge di averlo raggiunto. Guardate me, io non ho mai ostentato nulla.

Vado in giro con una smart, non mi sono mai comprato una collana, non mi sono mai messo a fare il figo sui social, e sapete perché ? Perché non me ne frega veramente nulla. La maggior parte di questi rapperini (Junior Cally scrive 'tappetini', ma precisa nella storia seguente che la sua intenzione era ovviamente quella di scrivere 'rapperini', ndr) non ha nulla in banca, secondo me molti di loro non hanno nemmeno la partita IVA, si credono dei re del mondo con 2mila euro in mano.

La mia società invece ha fatturato 120mila euro grazie a me, questo nel primo anno di attività, eppure io non ho bisogno di fare vedere determinate stro..... sui social. A differenza di molti altrim vivo da solo, pago due affitti e mangio fuori sia a pranzo che a cena. Quindi sì, il successo mi ha cambiato, ma ha cambiato la mia vita, non me.

Io sarò sempre quello con le scarpe bucate, che sa cosa significa alzarsi la mattina alle 5:00 per andare a pulire i vetri dei negozi, so cosa vuol dire farsi chiamare 'zingaro' dalla gente, perché pulivo i vetri.

Quindi svegliatevi, perché il successo si può raggiungere anche senza doverlo per forza mostrare agli altri. Da qua a due anni chissà tutti sti scemi dove saranno. Credete nei sogni, ma quando vedete che ce la state facendo volate basso, volare basso non vuol dire non andare lontano".

A proposito di rapper e guadagni millantati, questo sembra essere un tema ricorrente del Rap italiano.N ei giorni scorsi, infatti, anche Emis Killa aveva lanciato un messaggio polemico nei confronti dei rapper che millantano guadagni superiori a quelli effettivi, suscitando accese discussioni online.