Venerdì 17 gennaio 2020 Ghali e Salmo hanno pubblicato il brano 'Boogieman'. All'interno della strofa di Salmo è presente un passaggio, senza ombra di dubbio il più citato del testo della canzone in questi primi giorni seguenti alla pubblicazione, che sta facendo molto discutere gli appassionati di hip hop italiano.

Salmo: 'Sono diventato tutto ciò che ho sempre odiato, e mi piace'

"Chiama il vecchio Salmo e digli che mi dispiace / Sono diventato tutto ciò che ho sempre odiato, e mi piace", queste le liriche che hanno suscitato i malumori di molti fan del rapper olbiese classe 1984, che le hanno interpretate come una sorta di ammissione di incoerenza artistica.

Nel pomeriggio di sabato 18 gennaio, viste le crescenti polemiche, Salmo ha sentito quindi il bisogno di fornire alcune spiegazioni relativamente al senso della rima sopra-citata, smentendo categoricamente l'interpretazione che era stata data da molti supporter, che sempre più persone stavano evidentemente prendendo per buona.

Salmo puntualizza: 'Quando dico che sono diventato ciò che odiavo non parlo di musica'

"Ciao ragazzi, faccio questo video per provare a spiegare la frase che ho detto in 'Boogieman', il pezzo che ho fatto con Ghali – ha esordito Salmo, via Instagram – anche se a dirla tutta non dovrei essere io a spiegarvi cosa dico nelle canzoni, dato che le parole mi sembrano abbastanza chiare, quindi dovreste essere voi a capire.

Però devo dire che è difficile comunicare con voi ragazzi, è veramente molto difficile, mi sembra quasi di dover spiegare l'alfabeto forense a qualche ragazzino di prima elementare. Però va beh, visto che ci sono, vi spiego tutto. Quando dico che 'sono diventato tutto ciò che ho sempre odiato', non mi sto riferendo in alcun modo alla musica, quindi non ha senso dirmi 'sei diventato commerciale', non parlo di quello".

'Odiamo i ricchi perché vorremmo essere come loro'

Salmo ha poi spiegato come il suo 'essere diventato ciò che aveva sempre odiato' sia relativo solo ed unicamente alla sua attuale condizione sociale, sicuramente ben più privilegiata rispetto a quella che ha caratterizzato la maggior parte della sua esistenza, almeno fino all'età di 27 anni.

Queste le sue parole: "Io parlavo della vita che faccio adesso, della ricchezza, dello stare bene, dei soldi. Dovete sapere che io fino all'età di 27 anni non avevo una lira, ero un poveraccio. E quando sei un poveraccio, odii i ricchi, però non è un odio reale, è un qualcosa di più vicino all'invidia. Noi invidiamo i ricchi, come mai? Perché in realtà vorremmo essere come loro.

Quando poi per grazia divina, per talento, o perché ti impegni molto, diventi ricco – che poi io non sono mica ricco, sono solo una persona che grazie alla musica la mattina non ha bisogno di alzarsi per andare a lavoro, i cui genitori non devono più lavorare, per me la ricchezza è questo – o benestante, a quel punto ti viene da dire 'Ca..., sono diventato proprio quello che ho sempre odiato', però alla fine della frase dico anche che tutto ciò mi piace, perché tutta questa roba me la sono costruita da solo, con le mie mani, certo che mi piace, perché non dovrei essere felice? Quindi smettete di cercare il marcio, il complotto, il marketing in tutto quello che facciamo. Vivetela più tranquillamente, perché avete rotto".