Karlos Xavier è un cantante ecuadoriano, classe 1988, nato ad Esmeraldas. Si tratta di un artista noto a livello mondiale e che sta per intraprendere il suo primo tour italiano, dopo il grande successo del ballo di gruppo Made in Sardegna: Mamyta. Questo brano, nato lo scorso gennaio, fonde le note latinoamericane alla fisarmonica ed è coreografato dai maestri di ballo Francesco Decandia e Alessandro Casu. Xavier ha raccontato a Blasting News il suo album Loca e ha detto la sua anche sull'Italia e sull'emergenza Coronavirus.

L'intervista a Karlos Xavier

Mamyta è il nuovo ballo di gruppo 'Made in Sardegna': puoi dirci come è nato?

Sono stato contattato dalla casa discografica Farfallina Edizioni, con la quale abbiamo già prodotto un album (Loca), che mi ha proposto di partecipare a questo progetto, mandandomi la base con libera scelta di testo e ritmo.

Cos’hanno di così travolgente i balli di gruppo?

Mamyta, come gli altri balli di gruppo, è il modo migliore per divertirsi stando in compagnia ed è dedicato a grandi e piccini.

Qual è il ballo di gruppo che ancora oggi ti emoziona?

Quando si parla di ballo di gruppo penso sempre alla mia infanzia e adolescenza e mi viene subito in mente Bomba, il primo singolo della band boliviana Azul Azul che ha avuto grande successo a livello mondiale e che ballo sempre in compagnia.

Raccontaci del tuo ultimo album, Loca.

Loca è il mio più recente album, mi piace davvero tanto. Ci sono 10 nuovi brani più una versione in salsa del primo brano che è quello che dà il nome all'album. Parlare di tutto l'album è davvero molto difficile, ci sono generi e storie diverse, penso che sia il pubblico il più adatto a parlare di Loca.

È un disco prettamente dedicato agli amanti del latino e dei balli sfrenati?

Penso che sia un disco dedicato a tutti gli amanti del mondo latinoamericano, i balli sono più romantici e sensuali.

Perché vale la pena ascoltarlo ed acquistarlo?

Cerco sempre di esprimere le mie emozioni nelle mie canzoni. Spero sempre di poter arrivare a più persone che abbiano le mie stesse emozioni e che si sentano parte delle mie canzoni.

Come ti stai preparando al tour italiano?

Per il momento cerco di diffondere un po' la mia musica di qua e là, per poi iniziare un tour con delle basi ben fondate, magari già quest'estate.

Cosa ti piace di più dell’Italia?

Senz’altro la cosa che mi piace di più è il buon cibo, la sua gastronomia.

Cosa ti accomuna di più agli italiani e alla cultura italiana?

La voglia di passare il tempo in compagnia della famiglia.

Cosa ne pensi dell’emergenza coronavirus?

Credo che sia stato creato in laboratorio con l'obiettivo di indebolire economicamente alcuni Stati forti, ma questo è solo un mio pensiero. Credo anche che si stia esagerando un po', purtroppo non c'è virus più brutto della propria paura. Non lasciatevi prendere dalla paura e siate felici.