Bella chao è il brano di Diego Moreno, cantautore italo-argentino che ha rivisitato il testo della tradizionale e italiana Bella ciao. L'artista ha in particolare rilasciato un'intervista esclusiva a Blasting News nella quale si rivolge a medici, infermieri e lavoratori in prima linea in questa emergenza da Covid-19.

Diego Moreno: i 'nuovi partigiani'

Diego Moreno, argentino naturalizzato italiano, definito anche lo scugnizzo argentino perché ha vissuto e lavorato molto a Napoli, ha dedicato un suo brano agli italiani. Non solo, si è rivolto soprattutto a medici, infermieri e ai lavoratori in prima fila in questo periodo difficile condizionato dal Coronavirus definendoli 'nuovi partigiani' e sottolineando come la parola chiave ora sia 'resistere'.

Il brano in questione è la rivisitazione in spagnolo dell'italiana Bella ciao, che Moreno ha ribattezzato Bella chao.

A chi dedica questo brano?

‘Questo brano non posso che dedicarlo ai “nuovi partigiani”. Mai avrei immaginato, né tantomeno voluto, un parallelismo con i partigiani di Bella Chao, ma in questi giorni di lotta contro il Coronavirus, dottori, infermieri e lavoratori ancora una volta scelgono di combattere in prima linea contro un virus invasore. La parola chiave è dunque ancora una volta: Resistere. L’Album però è un capitolo a parte, ogni brano racconta una storia. Anche qui credo che sarebbe giusto dedicarlo a quelli che nonostante tutto vanno avanti, a coloro che combattono per la vita’.

Cosa l’ha spinta a reinterpretare proprio Bella Ciao, trasformandola in Bella Chao?

Mi sembra che sia importante dirti che la produzione di Bella chao, questo brano così importante, è stata fatta 15 anni fa. Anche se non era affatto inserita nel programma della produzione del lavoro discografico “Che’ Vive!”, un percorso storico musicale di brani latinoamericani dedicati alle varie rivoluzioni, progetto richiestomi allora dal mio amico e produttore Roy Tarrant.

Ho avuto la sensazione che “mettere mano” ad un brano così importante per contenuto e storicità fosse un'idea giusta, quindi ho lavorato soprattutto al messaggio da dare, ad un suono, un arrangiamento creato ad hoc, ad un testo che, pur essendo in buona parte in spagnolo, raccontasse con rispetto dei partigiani: esseri umani che scelsero di combattere e, come accade purtroppo sovente, di pagare con la loro stessa vita affinché vi fosse per tutti la liberazione’.

Diego Moreno: 'Bisogna assolutamente stare a casa'

Come sta vivendo questo periodo di emergenza sanitaria che ha sconvolto il mondo e naturalmente anche la carriera degli artisti?

‘Cerco di viverlo nel modo più sereno possibile e come tutte le persone di buon senso, sto a casa, bisogna assolutamente stare a casa! Però al contempo lavorando, producendo. Certo, non è affatto facile. Io sono uno “dal vivo”, cioè intendo che vivo della musica che faccio nelle serate, quindi potete immaginare che le preoccupazioni per la vita quotidiana non sono poche ma si va avanti, ora più che mai: adelante!’

Ha partecipato all’iniziativa del Comune di Napoli chiamata #NonFermiamoLaCultura. Ci può raccontare qualcosa di quest’esperienza in streaming?

‘È stata la mia prima diretta, davvero niente male! Oltre 3.600 visualizzazioni. Dovevo cantare 25 minuti e ho finito per fare oltre un’ora di musica. Mi è piaciuto soprattutto farla in uno spazio come quello della pagina ufficiale dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, dove ogni giorno ci sono proposte per ogni gusto e di ottimo livello culturale. Sono molto legato a Napoli e alla sua cultura, ne sono felice’.