A cento anni dalla nascita di Alberto Sordi, scomparso a Roma nel febbraio del 2003, l’Italia lo ricorda e lo celebra come un grande attore sì, ma anche regista, sceneggiatore, comico, presentatore del varietà, doppiatore e ambasciatore della cultura italiana nel mondo. Ha lasciato in eredità il suo talento, il carisma e il sorriso tragicomico unico nel mondo della settima Arte. Primo cittadino della capitale nel giorno del suo 80esimo compleanno, molto amato da tutti, ieri e oggi, è stata organizzata una ricca mostra nella sua storica dimora romana, apparirà su un francobollo speciale, e saranno in onda molti dei suoi film più famosi nei prossimi giorni.
L’Italia gli vuole rendere omaggio. Per la seconda volta sarà stampato il francobollo ordinario con protagonista Alberto Sordi appartenente alla serie tematica "Le Eccellenze italiane dello spettacolo". Sarà stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. a partire dal 15 giugno. Costerà 1,10 euro per il valore relativo alla tariffa B, l’immagine è stata curata dalla bozzettista Claudia Giusto e l’edizione sarà limitata a 400.000 esemplari in fogli da quarantacinque francobolli.
Altri francobolli emessi in questo 2020 sono stati quello dedicato a Federico Fellini - che scritturò Sordi per “Lo Sceicco Bianco” nel 1952 e per “I Vitelloni nel 1953 - nel centenario della nascita e il francobollo per Eduardo De Filippo, nel 120° anniversario della nascita.
Le origini ed i primi passi nel mondo dello spettacolo di Alberto Sordi
Nato a Trastevere da Maria Righetti, insegnante, e da Pietro Sordi, concertista e direttore d’orchestra, Alberto Sordi recita fin dalle scuole elementari e studia canto, divenendo voce bianca del coro della Cappella Sistina come soprano. Incide un disco di fiabe musicali per bambini, prova a farsi strada nel mondo del teatro leggero a Milano all’Accademia dei Filodrammatici ma invano e, nonostante il fallimento, non demorde, torna nella sua Roma, dove ottiene il primo ruolo da comparsa nel film di Carmine Gallone del 1937 Scipione l’Africano.
Diventa doppiatore di Oliver Hardy, l’attore statunitense noto per il duo Laurel & Hardy ribattezzato in Italia Stanlio e Olio. Avrà la sua prima vera occasione nel 1942 grazie a Mario Mattoli che lo sceglie per il ruolo del cadetto Filippo Nardini ne “I tre aquilotti”. Era solo l’inizio di una grande carriera cinematografica, culminata nel 1999 con il diploma ad honorem della stessa Accademia milanese che lo aveva respinto in giovane età.
In quell’occasione Sordi affermò: !Oggi prendo il diploma di attore ma questo vuol forse dire che per 60 anni sono stato un abusivo?".
La mostra su Alberto Sordi
È stata posticipata al 16 settembre, in seguito alle misure disposte dal governo per limitare il contagio da Covid-19 la mostra che lo vede protagonista e proseguirà fino al 31 gennaio 2021. L’esposizione Il Centenario – Alberto Sordi 1920-2020 sarà proprio nella villa dell’attore in piazzale Numa Pompilio a Roma. La dimora fu progettata negli anni trenta dall’architetto Clemente Busiri Vici ed è immersa nel verde di Caracalla. Al termine dell’evento diverrà a tutti gli effetti un museo, è per la prima volta aperta al pubblico e saranno presentati materiali esclusivi, documenti inediti e video che diranno qualcosa in più sull’intimità di Alberto Sordi.
Il percorso sarà tematico, si vedranno diverse versioni dell’attore: Sordi Artista, Sordi Sciupafemmine, Sordi Benefattore e Sordi Americano. La villa, compresa la Sala del Barbiere che tanto amava Sordi, sarà visitabile dal lunedì al giovedì e la domenica dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato l’orario sarà prolungato fino alle 22.00. L’ultimo ingresso sarà consentito un’ora prima della chiusura. L’arte lo celebra anche al Teatro dei Dioscuri, in via Piacenza 1 a Roma, dove il racconto avverrà attraverso spezzoni dei cinegiornali. La storia di un italiano 1979-1986, dall’omonimo programma Rai dell’epoca, I viaggi nel mondo, intesi come Israele, Brasile ed Argentina e Il mito americano con le interviste del 1954 e del 1967 sui relativi film.
In piazza Numa Pompilio sarà allestita una tecnostruttura con gli abiti di scena dei suoi film più celebri, le opere e le locandine. In una sala della struttura l’ingresso sarà gratuito e libero e verrà proiettato un filmato sull’artista realizzato appositamente dall’Istituto Luce Cinecittà.
Alberto Sordi in tv
Sabato 13 giugno su Rai 3 alle 21.45 ci sarà Un italiano in America, commedia del 1967 diretta dallo stesso Sordi dove recita al fianco di Vittorio De Sica; su Canale 5 in seconda serata sarà invece possibile vedere lo Speciale TG5 di Clemente J. Mimun dedicato alla vita, sia pubblica che privata, dell’artista anche attraverso le testimonianze di alcuni suoi colleghi come Carlo Verdone e Gigi Proietti.
Rete 4, lunedì 15 alle 15.34, trasmetterà il film del 1973 Polvere di Stelle mentre Permette? Alberto Sordi sarà in onda il 20 giugno, sempre alle 21.45, su Rai 3. Il canale diretto da Marco Costa, Cine34, dedicherà quasi l’intera settimana di programmazione serale all’Albertone nazionale con ben 18 opere cinematografiche visibili dal 15 al 20 giugno. Il Vigile del 1960 di Luigi Zampa, In Viaggio con papà - in onda anche domenica 14 alle 14.00 su Canale 5 - e Tutti dentro di Sordi rispettivamente del 1982 e del 1984. Altre pellicole che saranno nei prossimi giorni sul canale 34 sono Lo Scapolo di Antonio Pietrangeli (1955), Buonanotte Avvocato (1955) ed Il Conte Max (1957) di Giorgio Bianchi, ma anche Quelle Strane Occasioni del 1976 di Luigi Magni, Nanni Loy e Luigi Comencini solo per citarne alcune.