Alex Britti, stella del cantautorato italiano, è arrivato a Rovigo nella sera del 30 luglio per l'apertura della manifestazione "Tra ville e giardini", giunta quest'anno al traguardo della ventunesima edizione. La terza tappa del tour 2020 del cantante e musicista romano è coincisa con l'esordio della nuova stagione estiva, artistico-culturale, "made in Polesine" che si connota ormai come l'appuntamento atteso di anno in anno da centinaia di fan dell'evento. Il palcoscenico concertistico riservato a Britti, sul quale si sono avvicendati per i doverosi saluti di presentazione il sindaco Edoardo Gaffeo, il presidente della provincia Ivan Dall'Ara, la presidente provinciale della Commissione pari opportunità Antonella Bertoli ed il direttore artistico Claudio Ronda, è stato il Censer di Rovigo, area fieristica adibita anche a spazio per gli spettacoli.

Numeroso e molto caloroso il pubblico presente che ha seguito disciplinatamente le misure di sicurezza previste dai protocolli anti covid per dare poi libera espressione ad una partecipazione convinta corroborata da applausi e acclamazioni frequentissime. "Grazie - è stata la risposta più sincera di Alex Britti - e mai come in questi giorni dire 'grazie a tutti di essere qui' assume un significato molto speciale. Basta, però, con le chiacchiere e continuiamo a suonare".

Protagonista del palco e figlio della musica

Le luci si spengono e l'applauso parte in automatico come tributo anticipato alla chitarra che dopo brevissimi istanti Alex Britti fa vibrare per emettere un'energia tonante e melodiosa intrisa di studio, passione, devozione ancillare verso i maestri dichiarati: Pat Matheny, Paco De Lucia, Santana, Stevie Ray Vaughan.

Il tappeto sonoro dilaga fra le ondate del jazz e del blues, generi che per Britti rappresentano l'ancoraggio del suo rapporto con la musica. "Ho scritto una canzone intitolata Jazz - ha spiegato il cantautore romano - perché il Jazz contiene l'alchimia originaria dei suoni, fa bene alla testa e al cuore, allarga la percezione armonica.

Sono, però, nato sulle rive del Tevere e non del Mississippi". Come dire che l'orizzonte più lontano dell'emozione musicale assume una coloritura "nostrana", quotidiana, che rilascia la sua narrazione di amore, amicizia, sguardo e dialogo col mondo secondo una pulsazione incessante fatta di grandi e piccoli confini. Cosi è nella sequenza dei suoi maggiori successi: "Milano", "Una su un milione", "Oggi sono io", "La Vasca", "Baciami e portami a ballare".

Vecchie canzoni attorno alle quali s'addensano i ricordi, ma il gioco imperversa e Britti si confida col pubblico: "Pesco dal mio repertorio ma non in ordine cronologico, lasciamo che il ritmo e le parole abbiano la meglio e che una canzone per chi non l'ha ancora ascoltata sembri nuova anche se è di qualche anno fa".

D'altra parte restiamo 'Immaturi'

Testi e musica sono frutto dell'ispirazione e qualche volta restano nei cassetti. Così è successo anche ad Alex Britti, che ha ritrovato nei suoi archivi sospesi "Immaturi", canzone rimasta nell'oblio per qualche anno in attesa di compimento e che è poi divenuta la colonna sonora dell'omonimo film di Paolo Genovesi ottenendo la candidatura ai David di Donatello.

"Nel Cinema accadono cose strepitose - ha affermato a Rovigo il cantautore - e sono molto lieto di aver affrontato anche quel capitolo". Come dire che avventura e sorpresa sono due ingredienti essenziali per ogni progetto e per ogni serata sul palco con i suoi spartiti da disegnare insieme al pubblico. Britti si avvale della collaborazione con la sua band composta da Davide Savarese, batteria, Matteo Pezzolet, basso, Benjamin Ventura, tastiere, Cassandra De Rosa e Oumy N'Diaye ai cori. Fra irruenza e malinconia Britti sciorina l'infinita filastrocca del vivere annodandola ad una voce morbida e incalzante, una specie di inesausto serbatoio vocale che acciuffa sentimenti e ironia.

Il prossimo appuntamento con "Tra ville e giardini" è previsto il 2 agosto alle 21:30 in Piazza della Libertà a Castelmassa insieme al cantautore e musicista portoghese Salvator Sobral, che ha incantato nel 2017 per le sue qualità vocali l'Eurovision song contest.