In occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita di John Lennon, il 9 ottobre la Universal Music ha pubblicato 'Gimme Some Truth', nuova raccolta delle più celebri canzoni del musicista di Liverpool, di cui quest'anno ricorre anche il quarantennale della scomparsa, avvenuta l'8 dicembre 1980.
Il progetto, supervisionato da Yoko Ono e da Sean Ono Lennon (che ne è stato anche il produttore e direttore creativo), ha visto la partecipazione di Simon Hilton, Paul Hicks e Sam Gannon, i tecnici del suono che avevano prodotto 'Imagine: The Ultimate Collection' (2018).
Infatti, 'Gimme Some truth' fa parte della serie 'Ultimate Mixes' (destinata a trovare proseguimento nei prossimi anni) e, per l’operazione di ammodernamento sonoro, ricorda il progetto 'Stripped Down' (2010).
'Gimme Some Truth' è uscito in diverse configurazioni: la versione base (19 tracce disponibili in Cd singolo oppure in doppio LP), la versione deluxe (36 tracce disponibili in doppio Cd oppure in quadruplo LP) e il deluxe box-set (contenente doppio Cd, Blu-ray con i brani in alta definizione, libro con foto e testi).
Le caratteristiche di 'Gimme some truth'
Negli ultimi decenni, le modalità di produzione delle compilation di artisti famosi sono cambiate. Rispetto al passato, infatti, oggi vengono spesso inseriti inserti speciali (foto/documenti rari o addirittura inediti) allo scopo di intercettare non solo l’utente occasionale che per la prima volta si accosta a un determinato cantante, ma anche i fan più appassionati, desiderosi di accrescere la propria collezione.
L’ultima raccolta di Lennon, che si rivolge ad entrambe queste tipologie di pubblico, contiene alcuni inserti, tra i quali una riproduzione della lettera alla regina Elisabetta datata 1969, quando il Beatle restituì l’onorificenza MBE come "protest against Britain’s involvement in the Nigerian-Biafra thing, against our support of America in Vietnam and Cold Turkey slipping down the charts”.
A ricordare tale momento c’è anche l’immagine di copertina, scattata nel giorno dell’eclatante gesto, e che raffigura Lennon di profilo, barba lunga, capelli raccolti dietro la nuca, polo nera che arriva a coprire il collo (Yoko Ono, presente sullo sfondo nello scatto originale, è stata qui rimossa).
Le novità del mix 2020
Come ha dichiarato Yoko Ono, un'ennesima raccolta di John Lennon avrebbe potuto annoiare il pubblico.
Infatti, già nel 2010 (in occasione di quello che sarebbe stato il settantesimo compleanno dell’artista) era stato pubblicato un monumentale box-set, anch’esso intitolato 'Gimme Some Truth'.
Pertanto, nella realizzazione della nuova compilation, gli interventi si sono concentrati sulla qualità del suono. Sintomatica, a tal proposito, è la decisione di apporre sulla copertina una vistosa freccia bianca che corre dal titolo fino all’orecchio del cantante. Un’allusione, questa, alla novità principale della raccolta, ovvero un suono limpido che ha poco di digitale, grazie alla chiusura dei mix in un ambiente analogico ottenuto attraverso l’utilizzo di attrezzature vintage. La voce di Lennon è stata spostata in avanti ed allontanata dalla base musicale, contrariamente a quanto avveniva negli anni ‘70, quando voce e base orchestrale erano ritenute di pari importanza.
Nonostante le innovazioni, le versioni originali non sono state stravolte. Comunque, piccole differenze sono presenti: si noti l’aggiunta dell’organo all’inizio di 'Whatever Gets You Through The Night' e l’espunzione delle backing vocals fino alla seconda strofa di 'Woman'. Infine, questa compilation si distacca dalle precedenti per l’insolita selezione di brani: 'Angela' (dall’album 'Some Time In New York City') viene preferita alla più conosciuta 'Woman Is The N- Of The World', e per la prima volta compare una traccia di 'Menlove Ave.' (1986), ovvero 'Angel Baby', risalente agli anni di 'Walls And Bridges'. Non mancano versioni rare ('Every Man Has A Woman Who Loves Him' cantata da John e pubblicata solo nel 2001 come bonus track di 'Milk And Honey') o inedite ('Come Together' non è la traccia contenuta 'Live In New York City', ma proviene da un altro show del medesimo concerto).
Ad ogni modo, risultano ancora presenti i brani più canonici, tratti soprattutto da 'Imagine' e 'Double Fantasy'.
In conclusione, “Gimme Some Truth” è una raccolta davvero completa e adatta sia ai neofiti sia ai fan già consolidati.