Il romanzo pubblicato il 27 maggio 2021 e intitolato “Quando la vita ricomincia” di Luca Gennasi, edito da Astro Edizioni, è tratto da una storia vera.
Il protagonista, Luca, si sente un uomo in fondo fortunato: è malato di cancro, ma tale malattia è stata “presa in tempo”. Lo ha scoperto dopo una radiografia, voluta fortemente dal suo medico, un uomo per lui speciale, oltre che un vero professionista. E quella visita gli ha salvato la vita.
La diagnosi
Se non avesse fatto tale visita, Luca non sarebbe più vivo. Ne è ben conscio e ringrazia ogni giorno Dio, da grande credente quale è, per aver messo nel suo cammino non solo il suo medico, ma anche altre persone speciali, quasi "angeli custodi".
Si tratta parlando degli altri dottori e degli altri membri dello staff ospedaliero che si sono realmente e concretamente presi cura di lui, entrando nella sua vita con il cuore in mano. Persone straordinarie, dotate di un senso di umanità eccelsa, che lui si è sentito di ringraziare più volte tra le pagine del libro.
Pagine che sono dolorose da leggere per chi ha vissuto in famiglia un dramma simile, ma che possono anche aiutare a capire che cosa provi una persona che rischia di perdere la salute.
Una salute non solo fisica ma anche psicologica, perché quando il cancro colpisce fa male ovunque: nel corpo, nel cuore, nella mente e nell'anima.
Le ferite
Le sue ferite bruciano in profondità. Si vedono a occhio nudo sulla pelle, ma quelle che fanno più male e che non fanno dormire la notte, anche se si è al sicuro tra le coperte del proprio letto, all'interno della propria casa con le persone che si amano, sono quelle che gli altri non possono vedere con gli occhi.
Si vorrebbe urlare e piangere, chiedere al mondo e a Dio perché stia succedendo e perché si debba subire e provare tutta questa sofferenza.
Certo, anche Luca ci pensa, non lo nasconde nel suo diario, ma sa anche trovare la forza di guardare avanti, nonostante tutto. Deve farlo per sé stesso, ma anche per sua moglie Monica, una donna straordinaria, per i suoi suoceri che ama come dei genitori, per suo figlio Lorenzo che subisce, proprio come lui da ragazzo, la figura, talora troppo ingombrante del padre manager di successo tutto di un pezzo, e per Annamaria, la bellissima nuora, che stima tantissimo come professionista e come donna.
E lo deve anche a tutte quelle persone che lavorano ancora per e con lui nella sua azienda, al suo socio Rocco, e a tutti gli amici che ha incontrato nel suo cammino. Luca sta soffrendo, ma è vivo. Vuole portare con sé un messaggio ricco di luce, di speranza e soprattutto d'amore. L'amore è pura energia, come rivela Luca stesso nelle pagine conclusive, e lui vuole viverlo fino in fondo.