Il Festival di Film per Ragazzi 'Bulli ed Eroi', che si è svolto in Val di Chiana Senese ed Aretina, Val D'Orcia, Alta Valtiberina, dal 28 settembre al 2 ottobre 2022 dopo essere stato presentato alla 79^ Mostra del Cinema di Venezia, e che ha raccolto l'esperienza pluriennale del concorso per le scuole "Luoghi dell'anima e luoghi geografici", si è tinto d'internazionalità. Infatti uno dei partner della manifestazione, l'Age (Associazione genitori) ha assegnato un premio speciale al cortometraggio dei bambini della scuola italiana "Giovanni Falcone" di Maputo, capitale del Monzambico.
Nella motivazione si legge che l'assegnazione del riconoscimento intende evidenziare l'universalità del ruolo genitoriale, che rompe gli argini di ogni confine, e che si propone di sottolineare, inoltre, la capacità dimostrata dai più piccoli di affrontare situazioni avventurose sotto lo sguardo vigile dei genitori. Il premio, dunque, lega in uno stretto raccordo il lavoro di cura dei genitori e la creatività dei bambini.
L'immaginazione come fattore educativo
Nel piano dell'offerta formativa di qualche anno fa della scuola [VIDEO] "Giovanni Falcone" di Maputo è riportata una citazione di Gianni Rodari dedicata "A chi crede che l'immaginazione abbia un posto nell'educazione, non perchè siamo tutti artisti, ma perchè nessuno sia schiavo" (La Grammatica della Fantasia).
Il riferimento al grande scrittore e pedagogista è trasferibile alla realizzazione del cortometraggio che i ragazzi hanno inviato a "Bulli ed Eroi" e nel quale hanno impresso la loro gioia di vivere e libera propensione creativa. L'utilizzo dello strumento audiovisivo ha, infatti, permesso loro di esprimere emozioni e di ritagliare un vero e proprio racconto tramite le immagini in cui in primo piano c'è anche una grande sintonia con la natura.
Emblematica è la scena di una piccola protagonista, saldamente ancorata da cinture di sicurezza, che viene ripresa mentre scivola agganciata ad un brevissimo tratto di funivia che attraversa la foresta. Oppure colpiscono i larghi piani delle inquadrature che mostrano la naturale vicinanza di bambini (accompagnati da adulti) agli elefanti o il bambino che cavalca un pony portando una maglietta con la scritta "Be Kind".
Il rito della gentilezza
L'intero cortometraggio della scuola di Maputo pare scandire un minuscolo rituale che segna il perimetro del rispetto verso l'ambiente, il sole, le piante, gli animali, le cascate d'acqua dalle rocce. La motivazione del premio Age di "Bulli ed Eroi" lo sottolinea ancora aggiungendo che in un mondo iper- tecnologico rivolgere lo sguardo alla natura significa porre i presupposti per la costruzione, da parte delle giovani generazioni, di un'economia rispettosa del futuro. L'inversione di rotta, contrapposta al predominio dell'uomo sull'ambiente, suggerisce di imparare a riconoscere il giusto posto negli equilibri del Pianeta che va salvaguardato per il suo ordine e la sua bellezza.
La giornalista Daniela Muraca, autrice di questo articolo, è la referente per la Comunicazione del Festival Bulli ed Eroi.