Una mostra dedicata a Ruffo Caselli, pioniere dell’esistenzialismo cibernetico, è in corso a Milano, dove ha trascorso gran parte della sua vita realizzando molte delle sue opere più famose. Grazie ad Azimut Capital Management fino al 24 novembre presso gli Uffici di Foro Bonaparte si potrà ammirare l’Arte visionaria del Maestro ovadese che ha ridefinito i confini tra uomo e tecnologia.
La mostra inaugurata il 18 novembre continuerà fino al 24 dello stesso mese.
Ruffo Caselli ha esplorato in modo rivoluzionario l'interconnessione tra il Pensiero, la Vita e la Natura Umana nell'era dello sviluppo tecnologico.
Nato nel 1932 e scomparso nel 2020, Caselli ha lasciato un'eredità artistica che incarna le istanze e le riflessioni dei decenni passati.
Recentemente in Russia gli hanno reso omaggio ospitando ventisette sue opere: l'ultima mostra risale alla fine di ottobre presso il Museo di Uraj.
L’omaggio di Azimut all’artista
“Sempre rivolti al futuro - hanno evidenziato Francesco Giuffrida e Antonella Mauro di Azimut – ma consapevoli dell’importanza di apprendere da quanto realizzato in passato. Lieti di regalare ai nostri ospiti un’esperienza unica grazie alla retrospettiva “Ritorno a Milano” del Maestro Ruffo Caselli, precursore visionario del dibattito etico che oggi si sviluppa in merito all’utilizzo sempre più invadente dell’Artificial Intelligence”.
La mostra offre una visione completa dell'evoluzione artistica di Caselli, focalizzandosi sul tema centrale dell'Uomo-Tecnologia, un concetto cardine che ha permeato l'intera carriera dell'artista. Caselli ha trascorso gran parte della sua vita a Milano, interagendo con i circoli artistici e intellettuali, contribuendo attivamente all'astrattismo lombardo e intrattenendo rapporti significativi con figure come Lucio Fontana, pioniere del Movimento Spaziale.
La sua visione estetica
Sensori, microchip e codici a barre, parte integrante delle sue opere, sono diventati il simbolo distintivo della sua estetica, manifestando la sua visionaria analisi dei mutamenti sociali e delle trasformazioni tecnologiche. Caselli è stato un pensatore solitario e un poeta dell'arte, che ha dipinto per oltre cinquant'anni un mondo permeato da microchip, riflettendo sulle conseguenti mutazioni dell'umanità.
Il suo contributo assume un ruolo particolare nell'esistenzialismo e nella storia dell'arte contemporanea.
La mostra "Ritorno a Milano" rappresenta un'occasione per immergersi nelle profonde riflessioni di un artista visionario, evidenziando il suo impatto sull'arte contemporanea e la sua straordinaria capacità di anticipare e interpretare le trasformazioni tecnologiche del suo tempo.