Oggi, 25 febbraio, Teo Teocoli celebra un traguardo importante: i suoi 80 anni. Nato a Taranto nel 1945, Teocoli ha costruito una carriera nel mondo dello spettacolo che abbraccia sei decenni, partendo dal mondo musicale per approdare al cabaret, al cinema e alla televisione. Resterà sempre nella memoria del pubblico per i personaggi iconici come Felice Caccamo e le sue ineguagliabili imitazioni, tra cui spicca quella di Adriano Celentano.
Un viaggio nella televisione e nel cabaret
Teocoli ha fatto il suo debutto nel 1965 come cantante, avvicinandosi poi al cabaret negli anni Settanta al Derby di Milano, un locale che ha visto nascere molte carriere.
Da qui, l'artista ha contribuito a numerosi programmi di successo in Italia, da Drive in a Striscia la notizia, fino a Mai dire gol La sua versatilità lo ha portato anche in Rai, dove ha ricevuto il Premio Regia Televisiva nel 1999. Fra le altre esperienze, ricorda con piacere la co-conduzione del Festival di Sanremo nel 2000.
Il rapporto con Adriano Celentano
Il suo legame con Adriano Celentano ha segnato in modo particolare la sua carriera: "Una benedizione che si è trasformata col tempo in una maledizione", dichiara l'artista al Il Giorno, riferendosi alla continua richiesta delle sue imitazioni di Celentano. Teocoli racconta anche delle collaborazioni e qualche dissidio con il cantante, menzionando episodi come la registrazione di "Nessuno mi può giudicare", brano che Teocoli non poté incidere perché bloccato dallo stesso Celentano.
Vita personale e ricordi speciali
Nella vita privata, Teocoli scherza sul suo passato da "sex symbol", ammettendo che "le donne sono state una malattia" da cui è lentamente guarito. Riguardo al futuro, punta a una vita serena per la moglie e le figlie. Teocoli ricorda, inoltre, un momento di serenità con il suocero, che era a letto in coma: "Quando mi sono avvicinato per salutarlo, lui ha sorriso".
Festeggiamenti all'Ortica
Per i suoi 80 anni, l'artista ha scelto di celebrare in un locale dell'Ortica a Milano, in compagnia dei suoi amici più cari: "Sarò con gli amici che stanno ancora bene, mi faranno cantare come al solito. Ci ritroviamo in allegria, nello spirito del Derby", dice Teocoli, sottolineando come lo spirito di quei primi giorni al cabaret non l'abbia mai abbandonato.
L'incontro con Dalì
La carriera di Teocoli è segnata da incontri con personaggi eccezionali, tra cui spicca Salvador Dalì. Fu Guido Nicheli, noto come il Dogui, a portarlo per primo in Spagna, precisamente a Cadaqués. Teocoli ricorda quell'epoca come un periodo in cui si respirava un’aria decisamente eccentrica: sfoggiava uno stile inconfondibile, accompagnato da un piccolo animale esotico sulle spalle e da una predilezione esclusiva per il Campari. In un momento di esasperazione, Nicheli si rivolse a Dalì con un commento tanto provocatorio da non ricevere alcuna replica.