Oggi siamo abituati a guardare trasmissioni televisive sul "Ghost hunting", ossia la pratica di derivazione statunitense che letteralmente è traducibile con "cacciando fantasmi". Team di ragazzi, equipaggiati con una strumentazione specifica (i "ghost hunters" che ormai tutti conosciamo) si recano in presunti luoghi infestati, a caccia di prove che possano dimostrare la presenza di "attività paranormali".

In Puglia, il folklore ha sempre parlato di spiriti di varia natura, a volte dispettosi, altre volte benevoli, ogni tanto terrificanti e pericolosi.

Tra le varie storie che citano castelli infestati, folletti scaltri e sfuggevoli, e persino esseri alieni e demoni, risultano molto interessanti i racconti sulle "presenze" nei cimiteri, luoghi che forse non garantiscono l'eterno riposo a tutti, almeno stando a queste leggende.

Cimiteri infestati

A Brindisi sarebbe una giovane ragazza a destare preoccupazione, o meglio il suo presunto spirito che apparirebbe sul molo e si farebbe accompagnare in auto (chiedendo un passaggio al poverino di turno) in una zona nei pressi del cimitero, per poi salutare ed entrare nel camposanto attraversando i muri, lasciando il malcapitato nel terrore.

Una vicenda analoga succederebbe nei pressi di Nardò, un comune sito nel basso Salento.

Una ragazza all'apparenza normale, chiederebbe un passaggio nei pressi del paese, lungo una delle strade che collegano la cittadina salentina ai paesini limitrofi. Poi, giunta nei pressi del cimitero, la giovane si allontanerebbe verso il luogo di "eterno riposo", svanendo nel nulla. Secondo la leggenda, ad uno sfortunato testimone avrebbe lasciato il suo diario in auto.

Questi, il giorno seguente, lo avrebbe portato all'indirizzo scritto nello stesso. Solo allora, una signora di tarda età avrebbe rivelato in lacrime che l'oggetto sarebbe appartenuto alla figlia, morta in giovane età in un incidente stradale, decine di anni prima.

A Bitonto, nel barese, la leggenda cita ombre umanoidi che in piena notte farebbero la loro comparsa tra le lapidi, e che sarebbero state avvistate attraverso le sbarre del grande cancello che affaccia su un ampio viale.

Altre voci narrano del pianto disperato di un bambino che, di notte, sarebbe stato udito da alcune coppie che si sarebbero appartate nella zona in cerca di intimità. L'associazione Italiana Ricercatori del Mistero (AIRM), attualmente non più operativa, effettuò uno studio in loco e riuscì a scattare una foto nella quale, in lontananza, si intravedeva una sorta di ombra nera umanoide, simile ad una di quelle citate dalle leggende.

Anche Giovinazzo - sempre nel barese - non è estraneo all'accostamento fantasmi-cimitero. Molti anziani ricordano la leggenda della processione pallida. In determinati giorni dell'anno si potrebbe assistere ad una vera e propria processione di "spettri", che attraverserebbe il viale per entrare nel cimitero.

Ma gli spiriti non dovrebbero già essere al suo interno? misteri che resteranno ancora irrisolti per molto tempo.

La Puglia non smette mai di stupire per la sua arte, per il suo mare, e per i suoi mille misteri.