L'Estate accresce in maniera esponenziale il numero dei turisti che visitano la Puglia, da Foggia a Santa Maria di Leuca, ogni località turistica viene presa d'assalto e piacevolmente depredata dei suoi prodotti tipici e dei servizi offerti.
Ogni anno, in questo periodo, tornano d'interesse pubblico le storie sui misteri che si celerebbero in questo o quel castello, o monumento. Negli ultimi giorni si è tornati a discutere della leggenda - per molti qualcosa in più di una semplice voce popolare - dello "spettro" che si aggirerebbe nella Cattedrale di Trani (BAT).
La Leggenda
La Cattedrale di Trani si eleva su tre livelli, una chiesa sotterranea, una al piano stradale ed una rialzata. Potremmo quasi parlare di tre Cattedrali edificate l'una sull'altra, costruite in tre epoche differenti.
La leggenda in questione si riferisce a fatti che sarebbero accaduti dell'ipogeo di San Leucio, sotto la cattedrale, luogo nel quale sarebbe apparso un fantasma che avrebbe terrorizzato i testimoni, causando loro anche malori.
Interessante è constatare che non esiste, storicamente, una leggenda simile legata all'ipogeo, questa sarebbe derivazione di fatti accaduti in tempi relativamente recenti, circa una decina di anni fa.
Una guida turistica del luogo avrebbe affermato di aver visto, in due occasioni, la figura di un uomo presumibilmente in abiti talari, con lunga tunica marrone, forse un frate.
Lo spettro, o presunto tale, sarebbe stato tanto distinguibile nei suoi lineamenti, che la testimone avrebbe riferito di un uomo di circa trent'anni, con la barba incolta e lo sguardo assente. L'uomo sarebbe apparso dal nulla, improvvisamente, e si sarebbe incamminato verso la testimone con passo spedito.
La testimone avrebbe raccontato di essere svenuta in entrambi i casi, ma di aver ricordato bene, al suo risveglio, tutti i dettagli dell'assurdo ed inquietante incontro.
Per la donna non ci furono dubbi, avrebbe incontrato per ben due volte il fantasma di un monaco, questo l'avrebbe terrorizzata a tal punto da convincerla a lasciare l'incarico di guida turistica nel Santo luogo.
I risvolti
Questa leggenda fece tanto scalpore che diversi studiosi italiani si occuparono del caso, tutt'oggi è possibile rintracciare video ed articoli inerenti alla specifica vicenda.
A distanza di diversi anni, questa testimonianza è riuscita a sopravvivere sia allo scetticismo legato al materialismo dilagante nell'odierna società del consumismo, sia alla chiusura religiosa, che ha da sempre ostacolato la divulgazione di leggende simili e legate a luoghi di culto.
Forse proprio la perdita di valori e la stanchezza verso una quotidianità divenuta scontata e monotona, è alla base di una ricerca di evasione dei tanti vacanzieri pugliesi, che sfocia in maniera sorprendente in una riscoperta del ricco folklore regionale.