È quasi tautologico: se una notizia è sensazionalistica, basata su insetti o altri invertebrati poco conosciuti e soprattutto se interessa “animali pucciosotti”, le condivisioni si sprecano, generando “pandemie social” che non fanno altro che diffondere timori infondati e false nozioni che uccidono la corretta divulgazione.
E cosa c’è di meglio di una combo micidiale che riguarda salute dei cani e insetti alieni? Nulla, per un social come Facebook questo è il top, un mezzuccio per ottenere facili likes, forse superato solo dalle foto di bambini malati con l’aggiunta di frasi del tipo “Se hai un <3 condividi”.
La notizia, ripresa da pochi giorni, ma sui social da molto tempo e periodicamente riproposta, mostra la foto di una cane con la bocca aperta e con diversi Coleotteri sul suo palato ed è unita alla didascalia “Controllate il palato dei vostri cani! Questi coleotteri asiatici che sembrano delle coccinelle, una volta in bocca, si attaccano al palato provocando molto dolore. Non è bello, condividete per fare in modo che altri siano al corrente di queste orribili cose!”.
Ma cosa c'è di vero?
C’è solo un piccolo particolare: la foto è stata scattata 10 anni fa da un veterinario del Kansas e riguarda un singolo caso e mai ne sono stati segnalati di analoghi, quindi nessun allarmismo. C’è di vero che la piccola colonia di coccinelle appartenenti alla specie Harmonia axyridis (la celebre “Coccinella asiatica” ormai tanto comune anche da noi) era saldamente rintanata sul palato dell’anziano cane, forse a causa del comportamento gregario di questi Coleotteri durante i mesi freddi.
Non è infatti raro imbattersi in colonie anche molto numerose di Coleotteri Coccinellidi sotto la corteccia di vecchi tronchi o nei pressi di tegole e travi, un riparo invernale è di vitale importanza… e cosa c’è di più accogliente del caldo e umido palato di un cane?
D’altronde isolati e rari casi clinici, sia in ambito veterinario che umano, capitano, ma non vuol dire che essi rappresentino la norma.
Viceversa, la specie H. axyridis è oggettivamente un problema anche da noi, ma non per i cani, tutt'al più rappresenta una minaccia per la biodiversità, essendo una specie aliena, ma non è un parassita, piuttosto un valido aiuto nella lotta biologica contro i reali parassiti delle piante (gli Afidi prima di tutto).
Quindi prima di condividere una notizia, verificate le fonti, d’altronde una veloce ricerca in rete può risolvere molti problemi.