Da quando esistono i social network, la divulgazione delle fake news ha subito un'impennata impressionante e decisamente deleteria. Sebbene le bufale siano quasi sempre inerenti gli stessi argomenti, diventano virali molto più degli articoli che accuratamente cercano di spiegare l'infondatezza di certe notizie. Ed è così che a intervalli quasi regolari, ogni anno vengono riproposte notizie false e stantie perlopiù inerenti argomenti di stampo naturalistico e scientifico.

In questi giorni, sia sui social che tramite vere e proprie catene, ha ripreso a girare la foto di un insetto unita a una didascalia decisamente esplicativa e con un'intro da film dell'orrore: 'Se vedete questa cimice in casa uccidetela immediatamente'.

Non finisce certo qui, anzi, per aumentarne la visibilità assume contorni quasi splatter: 'Vi morde vicino agli occhi o alla bocca mentre dormite e poi ci defeca dentro. Sono arrivate anche in Italia'. Il che porta, secondo il post, alla trasmissione della malattia di Chagas. Sebbene le modalità di trasmissione non siano molto differenti da quelle descritte, non è necessario essere entomologi per far comprendere come il post punti quasi esclusivamente su panico e sensazionalismo.

Facciamo un po' di chiarezza

L'Insetto in foto è l'Emittero Reduvide Triatoma gerstaeckeri, effettivamente un Insetto ematofago vettore della sopracitata malattia. Morfologicamente è molto simile al nostrano Rhynocoris erythropus, un vorace predatori di altri Artropodi, spesso aggressivo, ma per noi innocuo.

Lo si può trovare in campagna, spesso nascosto tra i fiori in attesa delle sue prede, che perfora con il suo rostro boccale. Un occhio non esperto può essere indotto in errore, così che coloro che riprovevolmente vogliono creare volutamente allarmismo giocando proprio su questa somiglianza, in breve tempo ottengono i risultati attesi.

Come già scritto, i Reduvidi appartenenti alla sottofamiglia Triatominae possono realmente essere vettori della malattia di Chagas (o tripanosomiasi americana), causata dal protozoo Trypanosoma cruzi. In America Latina esistono circa 150 specie di Triatomini che possono essere possibili vettori di tale malattia, così da essere ampiamente diffusa nei paesi d'origine.

Secondo la World Health Organization (WHO), si tratta della quarta malattia più trasmessa dopo malaria, tubercolosi e schistosomiasi.

Sebbene la malattia di Chagas sia segnalata in Italia, non ci sono segnalazioni relative alle specie che possono essere 'portatrici sane' di questo temibile protozoo. La specie più diffusa appartenente a tale genere, Triatoma rubrofasciata, è presente nelle Americhe, in Africa e in alcuni paesi asiatici e, nel 2017, è stata riportata la sua presenza anche in Cina; ad oggi, tuttavia, non risultano record europei. Gli insetti non sono però l'unica causa di trasmissione della malattia: questa si può diffondere per via placentare dalla madre infetta al feto, in seguito a trasfusione di sangue infetto o per il trapianto di organi da un donatore infetto.

La malattia è infatti diffusa in Europa, con focolai anche in Italia, ma le cause sono da attribuire appunto ad errate trasfusioni e comunque non riconducibili all'insetto. Secondo una review del 2009 pubblicata sulla rivista 'Le infezioni in Medicina', una percentuale abbastanza elevata di immigrati che dal Sud America giungono in Europa sono vettori di tale malattia, con un picco registrato tra i Boliviani (circa il 15% risultava infettato).

Ma non c'è bisogno di eccessivi allarmismi: in Europa la malattia c'è da parecchi anni e la cura antiparassitaria, spesso non richiede neppure il ricovero in ospedale. Ciò a cui attualmente non c'è cura è la grave diffusione di fake news sui social network.