Chi non ci ha mai fatto un pensiero, anche solo per una volta? Dormire a bocca aperta per qualcuno è un autentico incubo legato al terrore che, durante il sonno, un ragno possa introdurvisi, camminando lungo le pareti della gola fino a essere inghiottito, una leggenda metropolitana che in realtà si perpetua da secoli, accresciuta dal fenomeno dell’aracnofobia che colpisce soggetti che sviluppano una paralizzante paura nei confronti dei ragni e che spesso non sono in grado di stare in una stanza dove ne hanno intravisto uno.

L’idea di dormire e di lasciare inavvertitamente la bocca aperta scatena reazioni ancora più elevate, come quella di percepire al risveglio un inquietante formicolio nel tratto dell’esofago.

La verità svelata

Alcuni scienziati americani hanno una volta per tutte sfatato il mito che durante il sonno le persone possano ingoiare inavvertitamente un ragno, affermando che la probabilità che un aracnide si infili nella bocca di un essere umano è pari a zero.

La spiegazione, precisano gli scienziati, è molto semplice ed è legata principalmente alle dimensioni del corpo umano, viste dal ragno come parte dell’ambiente o addirittura come una grande roccia.

Bill Shear, professore di biologia dell’Hampden Sydney College della Virginia, nonché presidente della American Arachnological Society, sottolinea che una persona addormentata non è qualcosa a cui un ragno si avvicinerebbe volontariamente, a causa principalmente delle vibrazioni che questa emette durante il sonno, come lo stesso battito cardiaco e, in molti casi, il russare.

Insomma i ragni, così sensibili alle vibrazioni, se ne guarderebbero bene prima di entrare in una cavità così rumorosa!

Da oggi si possono dormire sonni tranquilli

A supporto delle spiegazioni per cui l’evento che un ragno si introduca nella bocca di una persona che sta dormendo, vi è la conoscenza del fatto che gli aracnidi si posizionano in genere in zone dove esiste la possibilità di catturare una preda, ragion per cui, a meno che non si abbia in bocca un esercito di insetti, il ragno eviterà accuratamente di attendere tra i denti umani il proprio cibo.

La leggenda metropolitana, come spesso accade, ignora del tutto sia la biologia umana che quella degli aracnidi e si fonda solo su paure ancestrali molto dure da perdere. In ogni caso, dopo questa notizia, se qualcuno avesse avuto questo amletico dubbio, d’ora in poi potrà dormire sonni tranquilli: nessun essere peloso a otto zampe tenterà di colonizzare il vostro corpo.