"Le due parole che uno desidera di più sentirsi dire.. Ti amo? Assolutamente no. E' benigno."Così Woody Allen, nel film "Harry a pezzi", porta alla conoscenza di tutti la sua ipocondria cronica, che si porta appresso da tutta la sua vita. Ma il nostro amato Woody non è l'unico ad essere affetto da questo disturbo ( esempio lampante nel mondo televisivo italiano è Maria De Filippi), infatti in Italia si contano almeno 4 milioni di persone che soffrono di questo "disturbo di sintomi somatici", riconosciuto dal DSM-5.

Ma la domanda che ogni malato immaginario si pone è: si può guarire dall'ipocondria?

La risposta è, sfortunatamente, no.Non è questione nè di allarmismo nè di avere un destino segnato da continue visite al pronto soccorso più vicino, nè tantomeno della probabile ulcera che avete causato al vostro medico di base, che ormai conosce a memoria ogni vostro neo e movimento intestinale.E' solo la realtà dei fatti, perchè ogni ipocondriaco serio si porterà sempre dietro questo fardello. Il segreto è saperlo gestire.

Ecco 9 modi per tenere sotto controllo l'irrefrenabile voglia di googlare i tuoi sintomi

  • Spegnere il telefono. Può sembrare banale, ma certe volte ritornare all'età della pietra non nuoce.
  • Approfitarsi dei propri parenti per capire se si sta morendo di qualche tumore rarissimo. Invece di cercare su google i sintomi, elencateli a qualcuno e fate fare a lui la ricerca. In questo modo eviterete di sorbirvi tutti gli altri mille campanelli d'allarme della malattia che pensate di avere (e automaticamente non penserete di avere pure quelli) e sarete quasi certi di ricevere un "non hai niente nemmeno questa volta" come risposta.
  • Quando sentite qualcosa che non va, iniziate a contare i numeri primi. E' un giochino stupido, ma spesso concentrarsi su i numeri porta la mente a farsi viaggi interstellari che ti fanno dimenticare ogni dolore. A meno che stiate dissanguando o sappiate a memoria i numeri primi. In quel caso saltate questo punto
  • Guardate un film. Magari non "Colpa delle stelle" o qualche boiata simile che ti fa venir voglia di sotterrarti anche se respiri ancora.
  • Fate il sudoku. Però in modalità super esperto, se no siate certi che non funziona.
  • Studiate, così oltre a non googlare i sintomi, magari evitate di arrivare a laurearvi all'ottavo anno da fuoricorso
  • Netflix. E' la cura per ogni male, non credo servano spiegazioni
  • Shopping terapeutico. Se si tratta di spendere soldi per cose che probabilmente non vi serviranno mai nella vita, meglio ancora: più soddisfazione e meno fitte intercostali che sembrano infarti.
  • Amore. Nel caso foste sprovvisti di partner, passatevi la giornata a mettere like o a provare disgusto su Tinder. Ci perderete delle ore, assicurato.

L'ipocondria è un disturbo fastidioso, e in certi casi è necessario intrapendere un percorso di psicoterapia o assumere dei farmaci, ma è sempre possibile riuscire a conviverci anche in modo sereno.