Quindi ad esempio per 5 diversi tipi di frutta o verdura acquistata, si andrà a pagare ben 10 centesimi in più sul totale della spesa. La spesa al supermercato con l'arrivo del 2018 costerà di più. Una nuova tassa sarà applicata dal 1 gennaio 2018: infatti i sacchetti di frutta e verdura che da sempre sono stati a disposizione gratuitamente nel reparto ortofrutticolo saranno a pagamento e costeranno fino a 2 centesimi a busta.

Lo riporta "il fatto alimentare": secondo una direttiva UE dal primo gennaio del nuovo anno i sacchetti trasparenti distribuiti del reparto self-service di frutta e verdura dovranno essere tutti biodegradabili, già presenti in tantissime catene di supermercati e questi nuovi sacchetti saranno a pagamento per i consumatori.

Le nuove buste con e senza manici saranno tutte a pagamento, più o meno 2 centesimi a busta e saranno addebitate al consumatore sullo scontrino insieme all'importo della spesa, come già accade per le buste biodegradabili per portare a casa gli acquisti fatti.

La norma

Non sarà possibile usare lo stesso sacchetto per più alimenti, perché ovviamente ogni alimento ha un prezzo diverso e quindi ogni alimento desiderato dovrà essere contenuto in una busta diversa. Ad esempio per 5 diversi tipi di frutta o verdura acquistata, si andrà a pagare ben 10 centesimi in più sul totale della spesa. Un totale non indifferente che andrà sicuramente ad incidere sul budget delle famiglie e che comporterà forse delle scelte differenti come la scelta di frutta e verdura già confezionata.

Le buste dovranno essere esclusivamente biodegradabili e compostabili con almeno il 40% di materia prima rinnovabile e che siano distribuite esclusivamente a pagamento. Chiunque sarà colto a non fare un corretto uso dei sacchetti o chi cercherà di riutilizzare sacchetti già usati sarà sanzionato con pesanti multe dai 2.500 ai 100.000 euro.

Si cerca di arginare quindi il problema dei "furbetti" che riutilizzano i sacchetti "a uso interno" eludendo la legge sugli shopper.

Secondo alcuni sondaggi il 58% degli italiani è favorevole all'introduzione di sacchetti biodegradabili anche per il reparto ortofrutticolo e che 2 centesimi sia un prezzo equo da pagare per ogni sacchetto, mentre un italiano su 3 si dichiara assolutamente contrariato al dover pagare ogni singolo sacchetto.

In calce allo scontrino finale, in cassa, i consumatori troveranno il totale dei sacchetti utilizzati ed il relativo costo e saranno addebitati sul conto finale. Nessuno scampo dunque a chi cerca scappatoie.