Esistono molti esperimenti condotti in laboratorio su persone ubriache a livello neuronale, soprattutto americani. Il fegato ha l'incarico di smaltire l’etanolo (molecola dell'alcol) trasformandolo in acetaldeide, sostanza molto tossica per l’organismo (se non smaltita può danneggiarlo in maniera irreversibile e può trapelare le barriere lipidiche e quindi anche la placenta, per questo motivo è pericoloso bere durante una gravidanza!).

Ma cosa succede a livello neuronale?

Durante uno stato di ubriachezza, l’alcol diminuisce notevolmente l’attività del sistema nervoso centrale (diminuendo l’attività neuronale e portando fino alla dipendenza); aumenta inoltre la fluidità delle membrane neuronali e modifica il diverso funzionamento dei neurotrasmettitori.

L’intossicazione da alcol si “ripara” spontaneamente entro 12-24 ore. Durante questo tempo ci sono diverse fasi:

  • Improvvisa sensazione di sonnolenza con elevati periodi di sonno profondo;
  • Sensazione di felicità e benessere, incapacità a controllarsi e quindi a giudicare in modo adeguato le situazioni;
  • Non coordinazione dei movimenti (dovuto al rallentamento delle aree frontali e parietali della corteccia celebrale) e andatura barcollante, motivo per cui camminiamo a "zig-zag";
  • Arresto respiratorio e coma (solo in casi di grandi quantità di alcol ingerito e dipende dalla tolleranza che ogni individuo ha rispetto a questo).

Perché si arriva alla dipendenza?

Le cellule, in particolare i neuroni, inizieranno ad aver bisogno dell’etanolo per svolgere le funzioni di base, dopo un uso prolungato nel tempo perché si instaura una fase di “adattamento” in cui l’organismo si abitua ad una certa quantità di alcol quotidiana.

Ad esempio, a livello dello stomaco vengono irritate le mucose con forti dolori (delle volte può arrivare al sanguinamento) L’alcol inoltre fluidifica il sangue e abbassa le difese immunitarie.

A livello neuronale, quindi del sistema nervoso centrale, l’alcol ha diverse conseguenze: perdita dell’equilibrio, le “sindromi psichiatriche” (depressione, ansia, allucinazioni uditive e illusioni paranoiche), “deficienze cognitive” (compromissione della memoria a lungo e breve termine – riacquistabile dopo circa un anno di astinenza) e può verificarsi anche il formicolio.

Attenzione maschietti! L’alcol aumenta la voglia sessuale ma diminuisce la capacità di erezione. Negli alcolisti duraturi nel tempo si può manifestare atrofia testicolare irreversibile con conseguente sterilità ed impotenza. Ultimo avviso ma non meno importante: attenzione ad assumere alcol con i farmaci che inibiscono il sistema nervoso centrale, come sedativi, ansiolitici, ipnotici e antidepressivi, poiché il loro effetto si influenza e si potenzia a vicenda.